Si è da poco concluso il primo keynote dedicato ad Android al Google I/O, grazie al quale abbiamo potuto assistere con molto piacere alla presentazione e all’annuncio di tantissime cose, prima tra tutte il Nexus 7 con Android Jelly Bean ed il Nexus Q.

Il Nexus 7, come appreso dall’articolo della presentazione ufficiale, è già disponibile al pre-ordine ad un prezzo di 199 dollari per la versione da 8 GB e ad un prezzo di 249 dollari per la versione da 16 GB di memoria interna. Il pre-ordine, però, è disponibile solo per gli USA, Canada e Australia. Ancora nessuna notizia sulla disponibilità in altri paesi.

Al keynote di oggi, inoltre, ci si aspettava che fosse lanciato ufficialmente ed internazionalmente anche Google Play Music, cosa che però purtroppo non è avvenuta. Ricordiamo, infatti, che Google Play Music, così come Google Play Movies, per l’Italia non è ancora ufficialmente disponibile ma lo è solo per i paesi sopracitati per il Nexus 7.

 


 

Altro dispositivo presentato al keynote di oggi è il nuovissimo ed inedito Nexus Q, del quale abbiamo parlato in un relativo articolo nel quale sono spiegate le sue peculiarità e funzioni. Anche questo dispositivo, però, nonostante si nutrano dei dubbi sulla sua effettiva utilità, è disponibile nuovamente solo per gli USA ad un prezzo di 299 dollari.

Infine, ma non per meno importanza, è stato anche annunciato un nuovo Store, Google Play Magazine, attraverso il quale si potranno effettuare acquisti delle riviste di proprio maggior interesse. Purtroppo però non è stato comunicato se sarà avviato a livello internazionale anche se, visti i precedenti, possiamo ritenere che quasi sicuramente sarà disponibile ancora una volta, indovinate un po’, solo per gli USA.

Il problema è proprio questo. Tutto quello che fino ad ora è stato presentato è solo disponibile per gli USA e non vi sono notizie o conferme riguardo una possibile commercializzazione anche in altri paesi, Italia compresa, magari anche in altri tempi. L’Italia è il paese europeo con la più alta densità di smartphone, ed è un vero peccato per Google (decidere di?) perdere inizialmente un mercato del genere.

I motivi di questa strana politica naturalmente non li conosciamo ma il tutto ci appare molto strano. Che qualcuno si stia adoperando affinchè Google non riesca a vendere i suoi prodotti e ad attivare i suoi servizi a livello internazionale? Oppure che a Mountain View vogliano applicare una sorta di nuova “frammentazione” frutto di strategie di commercializzazione particolari? Tutte ipotesi che attualmente non trovano conferma ma che speriamo possano non trovare mai fondamento, augurandoci per il futuro di non essere più esclusi dai giochi così come molti altri paesi che saranno sicuramente indignati per tali vicende.

Voi cosa ne pensate? Sentitevi liberi di esprimere la vostra opinione a tal riguardo.