Google, dopo l’acquisizione di Motorola, sta muovendosi in più direzioni per cercare di mettere al riparo il suo caro Android da attacchi legali, quali quelli a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, acquisendo ben 188 brevetti da IBM ed altri 29 brevetti che la stessa IBM ha depositato presso il solito United States Patent and Trademark Office, il tutto avvenuto nell’ultima settimana del 2011, precisamente il 28 Dicembre, data in cui Google ed IBM hanno siglato l’accordo per poi registrare il tutto presso l’ufficio brevetti il giorno 30 Dicembre. Questo suggerisce che IBM e Google stanno lavorando insieme per mettere in cantiere una certa quantità di brevetti per porsi al riparo in futuro. 

In passato, quando Google acquisiva brevetti, dopo l’acquisizione essa stessa inviava una mail alle più celebri testate giornalistiche americane per far divulgare la notizia e rendere pubblici i dettagli sugli accordi siglati; vedremo se anche stavolta sarà così. Stando però ad ultime indiscrezioni, i brevetti coprirebbero una vasta gamma di applicazioni come il catching dei dati, la gestione delle e-mail, applicazioni di instant messaging, videoconferenza, ed un certo numero di brevetti coprirebbero specifiche riguardanti la visualizzazione delle pagine internet sui cellulari, telefoni, e tecnologie per i telefoni cellulari, nonchè il funzionamento delle near-field tecnologies, ovvero l’NFC.

Gli strumenti con cui Google può mettersi al riparo da controversie giudiziarie sono questi, e si può prevedere come Android, quindi, potrà essere messo al riparo grazie alle due aziende con più esperienza nel settore della telefonia e dei computer, Motorola ed IBM.

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