Si avvicina la data di commercializzazione del Galaxy Nexus anche sul territorio italiano e allora quale migliore occasione per parlare di un argomento molto scottante, ovvero la durata della batteria. Tutti noi che possediamo uno smartphone Android la maggior parte del giorno siamo lì a smanettarci, ad accendere il WiFi per scaricare applicazioni, a giocarci e chi più ne ha più ne metta. L’unico inconveniente in tutto ciò è che in questo modo la batteria non ci consente di arrivare fino a fine giornata, quindi ci ritroviamo con il telefono morto prima che sia sera. 

Per il Galaxy Nexus invece dobbiamo fare dei discorsi a parte. Iniziamo col dire che con un uso intensivo del terminale (per intensivo si intende connessioni WiFi, HSPA+, video in streaming, registrazione video, scatto foto, riproduzione musica, qualche chiamata vocale) esso riesce a coprire le 14 ore di utilizzo, che è già un dato molto importante. Immaginiamo infatti di iniziare ad utilizzare il nostro smartphone a partire dalle 8 del mattino; con un utilizzo intensissimo si riuscirebbe ad arrivare alle ore 22, il che è un dato davvero molto buono.

Anche il Samsung Galaxy S2 è riuscito a stare su tali livelli di durata quando è stato testato dai ragazzi di android central, ma quello che impressiona di più del Galaxy Nexus è la sua capacità a scaricarsi davvero pochissimo quando il display è spento, segno che l’ottimizzazione software è davvero pesante.

Come è noto, la batteria inizia ad avere migliori performance di durata circa una settimana o poco più, dopo che sono stati effettuati alcuni cicli di carica e scarica. Anche in questo caso è stato così.

I ragazzi di android central hanno utilizzato quotidianamente per due settimane il Galaxy Nexus GSM, dunque quello che arriverà anche in Italia con una batteria da 1750 mAh, ed hanno fornito indicazioni molto positive sulla durata della batteria. Infatti con un utilizzo normale del dispositivo non sono mai arrivati fino a sera con il telefono scarico, anzi, sono riusciti ad utilizzarlo ancora per diverse ore dopo un giorno intero.

Dunque il Galaxy Nexus va regolarmente al di sopra delle 24 ore di utilizzo con una singola carica, tutto merito dell’ottimizzazione software che gli ingegneri Google hanno perseguito e (sembra) raggiunto in questi mesi di intenso lavoro su Android Ice Cream Sandwich, andando a gestire in maniera egregia una CPU dual-core che, già di suo, permette di ridurre i consumi rispetto ad una CPU identica ma single-core.

Questo però viene in un certo qual modo bilanciato dal display che ricordiamo è un Super AMOLED HD, il quale è davvero molto luminoso e quindi consuma abbastanza batteria. Proprio per tale motivo i ragazzi di android central consigliano di lasciare preimpostata la luminosità automatica per cercare di aumentare la durata della batteria.

Da queste informazioni emerge un dato che aspettavamo tutti: non dovremo più preoccuparci di arrivare fino a sera con il Galaxy Nexus, la batteria reggerà ancora per alcune ore dopo un giorno intero di utilizzo. Anche se può sembrare poco, questo è un fatto molto importante poichè la maggior parte degli smartphones si ferma ad un giorno scarso di utilizzo, fermando la propria corsa già in prima serata.

C’è ancora tanto da lavorare sul fronte dei consumi e anche se sembra essere stato raggiunto un grande obiettivo con il nuovo smartphone Google Experience, dobbiamo dire che è ancora poco quello che è stato fatto, in quanto ora bisognerebbe sperimentare nuovi tipi di batterie, magari basate su tecnologie diverse che possano almeno farci arrivare a 3-4 giorni minimi di utilizzo con una sola carica.

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