G Data è stata la prima azienda al mondo a produrre un software antivirus: dal 1985 la società è impegnata nella produzione di programmi antivirus che si pongono ai vertici delle classifiche per sicurezza ed efficienza. Un comunicato stampa di recente pubblicazione espone quella che è la situazione nel mondo PC e nel mobile secondo le analisi della società: la diffusione di malware e virus, segno di una “presa di mira” dai pirati informatici, si deve esclusivamente alla grandissima diffusione che le piattaforme Microsoft Windows e Google Android hanno ottenuto. Il motivo è presto spiegato: chi scrive codice maligno “di mestiere” ha come unico scopo il fare soldi, e sarebbe tempo sprecato scrivere codice per piattaforme poco diffuse.

Prendere di mira la piattaforma leader consente invece di raggiungere moltissime persone e guadagnare, di conseguenza, moltissimo. La diffusione di malware su Android non è avvenuta in proporzioni consistenti finchè il sistema operativo non ha raggiunto quote di mercato significative: il balzo fatto tra il 2009 ed il 2010 ha portato il sistema operativo del robottino verde in posizione dominante, ed il 2011 ha rafforzato ulteriormente questa posizione.

Secondo Eddy Willems, Responsabile della sicurezza globale e Security Evangelist presso G Data, la sicurezza di sistemi alternativi a Windows non è chiara: l’unico motivo per cui il sistema è attaccato è la sua maggiore diffusione, e le parole da lui utilizzate verso il sistema operativo di Microsoft potrebbero essere applicate perfettamente anche ad Android.
“L’intento è quello di rubare dati i personali e finanziari degli utenti per rivenderli nel mercato underground, oppure usare le ‘identità rubate’ per ogni tipo di attività criminale” spiega Eddy Willems. “Non è detto che altri sistemi operativi come Linux ed Apple siano necessariamente più sicuri di Microsoft Windows. La vera ragione per cui Windows è più attaccato risiede nella sua diffusione, di gran lunga superiore a quella degli altri due. Il guadagno che ne deriva, in termini di dati rubati e quindi di denaro, fa sì che i criminali informatici trascorrano più tempo a cercare le falle di sicurezza di Windows rispetto a quelle degli altri sistemi operativi”.

La sicurezza del sistema operativo non è quindi messa in dubbio dalla diffusione di malware, contrariamente a quanto sostengono coloro che portano come esempio l’ecosistema chiuso di iOS. La maggiore libertà concessa da Android non consente di sviluppare un livello di “sicurezza” come quello fornito da Apple, poichè tutte le applicazioni sono controllate ed esaminate prima di essere pubblicate. La possibilità di accedere anche a Market alternativi rende Android molto più espandibile ma, di contro, anche più attaccabile.

Sicuramente un buon prodotto antivirus può essere fonte di maggiore sicurezza, ma la prima sicurezza del sistema viene da voi: la possibilità di visualizzare quali permessi richiede l’applicazione da installare vi rende in grado di capire se potete dare la vostra fiducia allo sviluppatore o se sia meglio lasciare perdere. Se un live wallpaper vi richiede permessi per effettuare chiamate telefoniche, inviare email e visualizzare la vostra posizione… forse è meglio non installarlo. La libertà ha sempre un prezzo, ed in questo caso il prezzo è la necessità di fare attenzione a ciò che si installa sul proprio dispositivo.

 

[spoiler title=”Comunicato stampa”]G Data Comunicati Stampa 2012

Il tempo è denaro, soprattutto per gli hacker

È la diffusione, non la vulnerabilità, il vero motivo degli attacchi informatici verso Microsoft Windows e Android OS.

 

Bochum (Germania), 19 gennaio 2012 – Sul PC Microsoft Windows, sul mobile l’Android OS: sono questi i due sistemi operativi più attaccati dai criminali informatici. Eddy Willems, Security Evangelist di G Data, ci spiega come mai siano queste  le due piattaforme preferite da chi “di mestiere” scrive i codici informatici maligni.

 L’abbiamo detto:  lo fa di “di mestiere” perché l’obiettivo principale di un criminale informatico è quello di fare soldi. Se si guardano i dati mondiali, circa il 90% degli utenti possiede un computer con sistema operativo Windows. Questo significa che, nel mondo, in totale, ci sono circa 1.5 miliardi di utenti attivi  (fonte IDC). Trovare falle nella sicurezza e contaminare il sistema operativo con codice maligno permette, dunque, ai criminali informatici, di raggiungere un numero smisurato di persone e guadagnare, così, moltissimo.

“L’intento è quello di rubare dati i personali e finanziari degli utenti per rivenderli nel mercato underground, oppure usare le ‘identità rubate’ per ogni tipo di attività criminale” spiega Eddy Willems. “Non è detto che altri sistemi operativi come Linux ed Apple siano necessariamente più sicuri di Microsoft Windows. La vera ragione per cui Windows è più attaccato risiede nella sua diffusione, di gran lunga superiore a quella degli altri due. Il guadagno che ne deriva, in termini di dati rubati e quindi di denaro, fa sì che i criminali informatici trascorrano più tempo a cercare le falle di sicurezza di Windows rispetto a quelle degli altri sistemi operativi”.

Lo stesso vale per il sistema operativo Android. Gli smartphone esistono già da qualche anno ma finora nessun sistema operativo aveva preso il sopravvento sugli altri. Nel 2011, invece, quando il sistema operativo di Google ha raggiunto il 52.5% del mercato mondiale degli smartphone (fonte Gartner), gli hacker di tutto il mondo hanno iniziato a dimostrare interesse per questa piattaforma. Prima di Android,  stava per aggiudicarsi le attenzioni degli scrittori di codice maligno Symbian attraverso l’utilizzo del Bluetooth. Successivamente, causa requisiti scomodi (Bluetooth attivo e necessità di vicinanza fisica tra le persone), i cyber criminali hanno cambiato rotta dirigendosi verso Android, complice anche la facilità di diffusione dei malware attraverso le Apps.

Biografia di Eddy Willems

 Eddy Willems, di origine Belga, è attivo nel campo della sicurezza IT dal 1989. In quel periodo ha lavorato per Istituti influenti, come EICAR, di cui è co-fondatore, associazioni CERT,  Forze di Polizia internazionale  e per aziende del calibro di NOXS e Kaspersky Lab Benelux.

Nella sua posizione di Responsabile della sicurezza globale e Security Evangelist di G Data, Eddy Willems fa da intermediario tra la complessità tecnica e l’utente. È suo compito fare in modo che i G Data SecurityLabs comunichino in maniera chiara  nei confronti della comunità della sicurezza, della stampa, dei distributori, dei rivenditori e degli utenti finali. Inoltre è spesso relatore ai convegni internazionali di sicurezza come Virus Bulletin, EICAR, InfoSecurity, AVAR, RSA, ecc.

 

G Data Software AG

G Data Software AG, con il suo quartier generale a Bochum, è una software house innovativa che si sta velocemente espandendo e che ha il suo focus sulle soluzioni per la sicurezza informatica. In qualità di specialista in Internet Security e pioniere nel campo della protezione contro i virus informatici, l’azienda, fondata a Bochum nel 1985, ha sviluppato il primo programma antivirus più di 20 anni fa.

G Data è dunque una delle più vecchie aziende produttrici di sicurezza del mondo. Negli ultimi cinque anni nessun altra azienda europea del settore sicurezza ha vinto tanti test e premi nazionali ed internazionali quanto G Data.
La linea di prodotti comprende soluzioni per la sicurezza dell’utente finale come pure prodotti dedicate alla piccola, media e grande impresa. Le soluzioni per la sicurezza di G Data sono disponibili in tutto il mondo in più di 90 paesi.

Maggiori informazioni sull’azienda e sulle soluzioni per la sicurezza informatica di  G Data sono disponibili sul sito internet www.gdatastore.it.[/spoiler]