Giambattista Vico propose per primo la teoria dei ricorsi storici e della ciclicità degli avvenimenti nella storia dell’uomo, e non si può certo dire che avesse torto (a dispetto di quanto affermato da Gaber). Anche Eric Schmidt sembra d’accordo con questa visione, tanto da proporre un parallelo tra la storia di vent’anni fa nel mercato dei PC e in quella odierna del mercato smartphone. Allora era Apple vs Microsoft, adesso è Apple vs Google.

Come vent’anni fa, infatti, Apple propone un ecosistema chiuso in cui è lei produttrice di hardware e software e non concede ad altri la produzione di dispositivi con il suo sistema operativo. Microsoft e Google, invece, hanno creato un sistema operativo che concedono in licenza a produttori terzi, permettendo così la copertura di tutti i segmenti di mercato e di avere quindi una grande quantità di dispositivi che soddisfa le esigenze di tutti.

E come vent’anni fa, quando Microsoft cominciava a riscuotere un grande successo e a mangiare quote di mercato ad Apple, oggi Google sta riscuotendo un successo enorme con Android – tanto da arrivare a coprire il 72% del mercato ed a costringere Apple al 14%.

Schmidt, nell’intervista concessa a Bloomberg, ha dichiarato che Google sta già vincendo contro Apple.

“This is a huge platform change; this is of the scale of 20 years ago — Microsoft versus Apple. We’re winning that war pretty clearly now.”

“Questo è un grande cambiamento di piattaforma; questi [avvenimenti] sono sullo stesso piano di vent’anni fa – Microsoft contro Apple. Stiamo vincendo quella guerra abbastanza chiaramente ora.”

Come già accaduto quando era Microsoft a contrapporsi ad Apple, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una situazione che, se rimarrà immutata nelle condizioni, produrrà lo stesso risultato: Apple è destinata a ridurre sempre di più le quote di mercato fino a diventare minoritaria e a consolidarsi in una nicchia di “cultisti”.

Ci congratuliamo con Google per gli ottimi risultati, ma ci auguriamo anche che Apple rimanga forte e – magari! – che anche qualche altro competitor come Windows Phone o Jolla riesca ad ottenere una fetta del ricco mercato smartphone.

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