La serata di ieri ha avuto un solo protagonista: Android 8.0 Oreo, la nuova versione del robottino verde che ha finalmente un nome e una propria statua a Mountain View; dopo avervi già informato della disponibilità di factory image e aggiornamenti OTA, vogliamo racchiudere in questo articolo altre novità riguardanti Android 8.0 Oreo.

La prima riguarda l’introduzione di quella che viene chiamata Rescue Party, chiamata in causa quando il dispositivo si trova in una fase di loop (ad esempio all’avvio); seguono quindi una serie di azioni automatiche che tenteranno di rendere il dispositivo nuovamente utilizzabile, e se non dovessero essere abbastanza ecco che la Rescue Party effettuerà il reboot del dispositivo in recovery mode, richiedendo all’utente di effettuare un reset ai dati di fabbrica.

La Rescue Party agirà su vari livelli, in modo sempre più profondo per cercare di risolvere il problema, e le azioni corrispondenti ad ogni livello richiederanno fino a 5 minuti di tempo (secondo quanto riportato da Google); questa funzionalità è abilitata di default sui dispositivi con Android 8.0 Oreo, e non necessita di particolari requisiti hardware.

Un’altra novità introdotta con Android 8.0 Oreo sono i Task Snapshot: quando un’applicazione entra in background, il sistema introdurrà uno screenshot dell’app direttamente nella grafica dell’interfaccia del multitasking, con una qualità superiore rispetto a prima e utilizzando meno memoria; questo screenshot risiede infatti direttamente nel “graphic buffer” e per questo non richiede di ulteriori azioni per essere visualizzato, verrà mantenuto in memoria finché l’applicazione stessa rimane in memoria e permetterà transizione più fluida tra scheda e applicazione aperta. Ultimo dettaglio ma non per importanza è che questa piccola anteprima rispecchierà sempre quello che vedremo una volta aperta l’applicazione.

Per i più tecnici ecco invece che Google ha pubblicato altre interessanti informazioni su Android 8.0 Oreo: parliamo della pagina dedicata alle tante novità tecniche introdotte con Android 8.0 Oreo, dove ritroviamo ad esempio la nuova via di fuga dai bootloop di cui vi abbiamo parlato prima ma anche il supporto a Treble, la novità che dovrebbe consentire ai produttori di aggiornare alla nuova versione di Android i propri dispositivi con facilità e velocità.

Se siete degli aspiranti creatori di ROM alternative o non vedete l’ora di mettere le mani sulle prime custom ROM basate su Android 8.0 Oreo ecco una bella notizia: Google ha già reso disponibile il source code di Android 8.0 Oreo all’interno del progetto AOSP (build OPR6.170623.013), già utilizzabile quindi per la realizzazione di nuovi progetti (che tra pochi giorni siamo sicuri pioveranno su XDA Developers).

Insomma una nuova versione di Android che nasconde tante novità interessanti: che ne pensate di questo nuovo Android 8.0 Oreo?