Ci sono importanti novità in vista per Chrome OS: nella versione 67 è in test un’area notifiche in stile Android P, intanto si prepara a supportare Google ARCore, per app in realtà aumentata. Procediamo con ordine.

Chrome OS 67: notifiche in stile Android P

Chrome OS si è lentamente e gradualmente evoluto in un sistema operativo più simile ad Android. In modo particolare, nel corso degli ultimi mesi, si è assistito all’approdo sul sistema operativo progettato da Google per i Chromebook di una serie di feature proprie di Android. Tra le feature introdotte, vale la pena ricordare i child account per le app, le risposte rapide alle notifiche, un launcher più adatto ad interazioni tramite touch, la tastiera flottante ed altro ancora (senza dimenticare il più importante elemento di contatto tra i due sistemi operativi, rappresentato ovviamente dal Google Play Store).

In questo senso, è opportuno ricordare come pochi giorni fa sia stato presentato il primo tablet con a bordo Chrome OS, l’Acer Chromebook Tab 10. A quanto pare, la prossima tappa del processo di “Android-ification” del sistema operativo web-based di Google sarà rappresentata dall’introduzione di un pannello delle notifiche in perfetto stile Android P.

Il nuovo design della tendina delle notifiche è stato avvistato per la prima volta da un utente di Reddit (tale “lucasban”) in Chrome OS 67. I toggle dei Quick Settings, i colori e la forma stessa delle icone hanno esattamente lo stesso aspetto di quelli visti nella prima Developer Preview di Android P. Un indizio di questo tipo va a sostegno dei precedenti report secondo cui, per i Chromebook, Google avrebbe deciso di saltare Android Oreo e passare direttamente ad Android P. Le immagini riportate di seguito mostrano chiaramente quanto detto poc’anzi.

Come potete constatare, forme e colori delle icone sono praticamente identici. Le uniche differenze sono rappresentate dai toggle disattivati, che in Android P sono presenti ma rimangono grigi, mentre in Chrome OS 67 non vengono mostrati e dalla forma del cursore per la regolazione della luminosità. Per provare la novità è sufficiente forzarla tramite il flag #enable-system-tray-unified. Non è ancora chiaro se anche il comportamento in termini di colori sia identico a quello di Android P, in cui il tema chiaro e scuro vengono impostati automaticamente in abbinamento allo sfondo.

Chrome OS e ARCore per le app in AR

Google ARCore è la piattaforma di sviluppo per la realtà aumentata per Android. A differenza di Project Tango, ARCore è software-based, non richiedere hardware o sensori particolari per mappare ciò che ci circonda e proiettare oggetti digitali nel mondo reale. Ne consegue la compatibilità con un crescente numero di dispositivi (senza contare “ARCore for All”, un progetto open source che lo porta anche su device tecnicamente ed ufficialmente non supportati, come OnePlus 3T).

Pare che adesso Google abbia intenzione di portare ARCore sulla piattaforma Chrome OS. Un nuovo commit in Chromium Gerrit recita testualmente “support [for] ARCore” e descrive un processo per la creazione di dispositivi ARCore tramite WebXR API, un web framework per contenuti in VR ed AR. XRSessionCreationOptions fornire informazioni su un oggetto in grado di fungere da intermediario con componenti hardware come sensori di orientamento e fotocamere, offrendo feature relative a posizione del device, informazioni sull’ambiente circostante e rendering delle immagini.

Il supporto per Chrome OS non è verosimilmente da intendersi come riferito ai Chromebook in formato laptop, quanto piuttosto a dispositivi come il nuovo tablet Acer Chromebook Tab 10. A differenza della tecnologia Lens di Snapchat, dei Camera Effects di Facebook e degli strumenti AR Studio, ARCore non può tracciare il volto o i movimenti della testa; piuttosto, si serve di una combinazione di rilevamento del movimento e di superfici piane e di una stima della luce per ancorare oggetti virtuali a piani verticali ed orizzontali.

Insomma, col passare dei mesi Chrome OS trasformando sempre di più in una versione desktop di Android, una trasformazione sarebbe senz’altro sensata dal punto di vista di Google e che porterebbe benefici anche in termini di user experience. Un tablet Chrome OS con le feature di Android è innegabilmente più utile rispetto ad un tablet Android.

Vai a: Acer Chromebook Tab 10 ufficiale: ecco il primo tablet con Chrome OS