Arrivano due buone nuove notizie da parte di ASUS per gli utenti che hanno acquistato un tablet Android della casa di Taiwan: la prima è che ASUS sta lavorando su un tool che potrà permettere il blocco e lo sblocco del bootloader dei suoi terminali; la seconda, non meno importante, è che viene confermato per il 12 Gennaio l’aggiornamento ad Android Ice Cream Sandwich per il Transformer Prime via OTA. La notizia ci arriva direttamente da Taiwan, per poi essere successivamente confermata anche da ASUS USA.

Alcuni giorni fa erano nate delle dispute sul web poichè il Bootloader dei tablet ASUS non poteva essere sbloccato perchè deciso da ASUS al fine di proteggere i device dei suoi utenti, situazione questa che però ha provocato reazioni non proprio felici da parte dei clienti che, anche in questo caso, l’hanno avuta vinta. Infatti ASUS rilascerà a breve un tool che potrà permettere di sbloccarlo e bloccarlo, ma nel caso in cui si scegliesse di sbloccare il Bootloader, si sappia che si perderà la garanzia sul dispositivo, salvo poi riacquisirla nel caso in cui esso venga nuovamente bloccato. I tempi per il rilascio del tool, però, non sono ancora stati definiti.

Diversa invece è la situazione che riguarda Android Ice Cream Sandwich, in quanto dobbiamo dire che ASUS ha svolto davvero un gran bel lavoro se arriva perfino ad affermare quanto segue:

ASUS has been working hard to make the highly anticipated Android 4.0 Ice Cream Sandwich available on the Transformer Prime, and today, we have good news for you. Android 4.0 Ice Cream Sandwich FOTA worldwide update for the Transformer Prime will start from Jan 12th, 2012. Thank you for your patience and support through this process.

ASUS ha lavorato duramente per aggiornare al più presto il suo Transformer Prime ad Android 4.0, ed addirittura per la prima volta abbiamo una data precisa, il 12 Gennaio, cioè tra soli 9 giorni. Il Prime è un gran tablet quad core che potrà dare e dire molto in questo 2012; speriamo solo che la velocità con la quale è stato svolto tale lavoro non sia direttamente proporzionale al numero di bug presenti una volta terminato l’aggiornamento.

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