La frammentazione resta probabilmente uno dei problemi principali di Android, se non persino il primo della lista: dato l’enorme numero di produttori di smartphone e la natura open-source del sistema operativo, Google non può avere un vero e proprio asso nella manica per sistemare una volta del tutte questa faccenda. L’azienda californiana nel tempo ha però introdotto vari accorgimenti per fare in modo che chi utilizza i propri servizi non agisca completamente di testa propria: fra questi risalta l’obbligo degli sviluppatori di avere come target le API di livello più recente.

Dal 2017 Google ha deciso di forzare gli sviluppatori di applicazioni pubblicate sul Play Store ad avere ogni anno come target un livello di API sempre più nuovo: sostanzialmente dopo un anno gli aggiornamenti delle app devono avere come target la versione Android dell’anno precedente. Da oggi tocca alle API 28, ovvero quelle di Android 9 Pie, mentre il primo novembre del 2020 toccherà ad Android 10.

Google play store

L’obiettivo di questa manovra è innanzitutto di accelerare il tasso con cui le applicazioni aderiscono a tutte le nuove policy di sicurezza ma anche di spingere gli sviluppatori ad utilizzare API e funzionalità più nuove. Un effetto di applicazioni poco aggiornate lo vediamo già in questi giorni, con gli utenti di Google Pixel 4 e Google Pixel 4 XL che devono ricorrere al root ed ai moduli Xposed per utilizzare il nuovo Face Unlock come metodo di autenticazione nelle app di terze parti.

Il rovescio della medaglia è che alcuni sviluppatori, magari poco incentivati dagli scarsi profitti della propria applicazione o per mancanza di tempo, finiscono per rimuovere direttamente l’applicazione dal Play Store. Viene quindi da chiedersi se questa manovra sia davvero la strada giusta; un’alternativa potrebbe essere un grosso banner sulla pagina dell’app non aggiornata sul Play Store che avverte del suo stato obsoleto ed eventualmente della sua scarsa sicurezza. Vedremo se anche quest’anno, col target obbligatorio delle API 28 di Android Pie, accadrà la stessa cosa.