Google è al lavoro sulla prossima versione del robottino verde, Android Q, e quest’oggi BigG ha annunciato come la prossima versione di Android supporterà di sistema il wide-color gamut. Ma scopriamo di cosa si tratta e come cambierà l’esperienza utente.

Lo spazio colore wide-gamut non è altro che un gamut RGB in grado di riprodurre uno spazio colore più ampio rispetto al classico sRGB; per fare un esempio lampante, in quanto a copertura dei colori, lo spazio colore wide-gamut supera di diversi punti percentuali lo “scarso” 35% dell’sRGB.

La mossa di Google non è altro che un seguire la naturale evoluzione degli smartphone, sempre più in grado di offrire display calibrati in modo ottimo nello spazio sRGB e in grado di supportare gamut ancora più larghi. Ovviamente vi sono diversi spazi colore definiti come wide-gamut, ed è ancora un’incognita quale sarà quello supportato di sistema da Android.

Quasi certamente saranno supportati gli spazi colore Adobe RGB e Display P3, magari con la possibilità di implementarne di nuovi in futuro; ovviamente per noi utenti sarà fondamentale che gli sviluppatori delle applicazioni aggiornino le loro app per supportare tali tecnologie, oltre ad avere un dispositivo in grado di supportare uno spazio colore più ampio (potete fare una rapida prova aprendo questa immagine – potrebbe essere necessario scaricarla e aprirla dalla galleria – : se visualizzate un logo di Android al centro, allora il vostro smartphone supporta Display P3).

Questo permetterà agli utenti di catturare, condividere e visualizzare immagini più ricche in termini di colore, e pertanto con qualità più alta, come potete vedere nel confronto qui sotto.

sRGB

Display P3