Lo scorso ottobre erano più di 400 i modelli su cui era possibile trovare Android Auto, tra gli equipaggiamenti di serie o a richiesta. A distanza di un anno, o quasi, è stato abbattuto il muro dei 500 modelli.

Cifre ragguardevoli che lasciano tuttavia un po’ di amaro in bocca per l’assenza di realtà del calibro di BMW, Mini, Toyota e Lexus. I quattro produttori in passato hanno detto a chiare lettere che per ragioni diverse (nel caso di Toyota ne abbiamo parlato qui) non saliranno sul carro di Android Auto.

Guardando in casa dei rivali di Apple ci si accorge di una crescita più ripida: quando il robottino su quattro ruote era a quota 400 modelli CarPlay ne serviva 200, mentre un anno dopo le cifre di Cupertino si sono raddoppiate. Android Auto resta avanti, ma cresce meno della concorrenza.

Una possibile spiegazione verte sui preparativi in corso per evolvere il sistema in Android Automotive che sarà contraddistinto da una maggiore integrazione all’interno delle vetture.