Quante volte vi sarà capitato di scaricare un’applicazione dal Google Play Store e dover aspettare diversi minuti prima di poterla avviare? L’attesa raggiunge tempi decisamente più lunghi in caso di un gioco, dove spesso è possibile dover attendere anche 15-20 minuti per via del peso del programma.

Il nuovo Incremental File System cambierà il modo di usare Android

Molto presto tutto questo potrebbe essere solo un brutto ricordo ed il merito, come al solito, lo si deve a Google. Il colosso statunitense è infatti impegnato nello sviluppo di un nuovo file system per Android che prende il nome di Incremental File System.

Questo, in soldoni, permetterà all’utente di poter iniziare ad utilizzare un’applicazione (o un gioco) mentre il download è ancora in esecuzione. Infatti, come viene dichiarato all’interno della documentazione ufficiale che ne descrive il funzionamento, scopriamo che “l’Incremental FS è un file system virtuale di Linux che consente l’esecuzione di un programma mentre i suoi file binari sono ancora in corso di scaricamento dalla rete, USB ecc”.

Ma come funziona l’Incremental File System? Consideriamo un gioco di qualche GB di peso; in questo caso il nuovo file system sarebbe in grado di permetterci di avviarlo mentre i file sono ancora in download dal Play Store. È possibile che la funzione vada incontro a qualche piccolo “blocco” durante l’avvio dell’app o di un gioco pesante, ma è pur sempre meglio che dover aspettare diversi minuti prima di poter utilizzare il gioco.

L’Incremental File System potrebbe arrivare con Android 12

Al momento sembra che gli ingegneri Google stiano testando il nuovo file system su un Google Pixel 4 XL. Il team di sviluppo ha inoltre dichiarato che tutti i dispositivi Android muniti del nuovo file system usufruiranno della una nuova directory “/data/incremental” al cui interno saranno presenti ulteriori cartelle per ogni applicazione installata. All’interno di queste saranno conservati gli APK, i file OBB e librerie varie.

Allo stato attuale è ancora difficile stimare quando la feature sarà effettivamente pronta per essere utilizzata. Forse Android 11 è “troppo vicino” per vederla in azione, soprattutto considerando la probabile roadmap di Android 11, costringendo Google a rinviarla all’anno prossimo con l’arrivo di Android 12 – sempre se si chiamerà così.