Android 11 si avvicina sempre di più al lancio, con Google che sta limando le ultime imperfezioni e rifinendo gli aspetti peculiari. Uno di questi, tra gli ultimi ad essere arrivato a noi, è una API che permetterà agli sviluppatori di accedere contemporaneamente a due o più fotocamere dello smartphone, anteriori e posteriori incluse.

Del resto da qualche anno a questa parte il numero di fotocamere presenti sugli smartphone è cresciuto costantemente, ed è difficile trovare oggi un prodotto che abbia meno di tre sensori fotografici. Per cui: perché non dare la possibilità a chi sviluppa le applicazioni di attingere da più fotocamere, aprendo a nuovi scenari e prospettive di utilizzo?

Android 9 Pie aveva già API multi-camera, ma a quanto pare non permetteva di mixare i flussi d’immagine provenienti da gruppi di sensori diversi; in altre parole, le app potevano sfruttare le fotocamere sul retro oppure quelle sul fronte, una limitazione (poco sensata, ndr) che Google sta rimuovendo su Android 11.

Inoltre sulla prossima versione del robottino arriverà la possibilità di autorizzare l’accesso alla rete in base al processo. Può sembrare banale, ma la novità incrementerebbe notevolmente la sicurezza dei dati condivisi con le applicazioni poiché l’accesso ad internet verrebbe limitato esclusivamente a quei processi che ne hanno reale necessità, limitando quindi le perdite accidentali di dati.