Quasi tutti voi probabilmente non vedete l’ora di aggiornare il vostro dispositivo Android non appena possibile, tanto più se si tratta di una nuova versione del robottino verde: Android 10 forse non è la release più entusiasmante della storia, ma le novità sotto il cofano non sono poche.

Per alcune persone aspettare potrebbe invece essere una saggia decisione, perché Android 10 non è esente da “problemi” al lancio: se siete soliti utilizzare la sincronizzazione degli appunti fra dispositivi Android e PC, il nuovo aggiornamento non fa per voi perché Google ha rimosso la funzione per motivi di privacy.

Una soluzione però esiste già: gli sviluppatori che vorranno accedere ai dati della clipboard dovranno “semplicemente” inserire la funzionalità all’interno di un processo in background o di una tastiera virtuale personalizzata. Sono questi due infatti gli unici metodi per assicurarsi l’accesso agli appunti; niente paura quindi, col tempo la situazione dovrebbe risolversi senza problemi.

Google naturalmente non ha solo rimosso funzionalità, ma ne ha aggiunte molte: alcune devono ancora arrivare, come la voce per cambiare rapidamente carta virtuale Google Pay direttamente dal menù di spegnimento dello smartphone. Chi usa abitualmente Google Pay per le proprie carte di credito, di debito e fedeltà sarà quindi felice di questa nuova funzione, che dovrebbe velocizzare tutte le operazioni quotidiane.

L’azienda californiana pensa sempre alla sicurezza ed a nuovi metodi per aggiornare i dispositivi Android: APEX, un nuovo tipo di pacchetto annunciato con Project Mainline, rientra in questo contesto. APEX è stato creato per aggiornare librerie di sistema ed altri componenti importanti nel modo più semplice possibile, ovvero scaricandoli dal Google Play Store; a quanto sembra però questi nuovi moduli possono essere utilizzati anche per cambiare animazione d’avvio.

Basterà qualche comando ADB o un’applicazione con i giusti permessi ed il gioco sarà fatto, senza necessità di avere il root. Il lato negativo è che non si potranno installare animazioni personalizzate, ma solamente provenienti da fonti verificate come gli OEM. Chissà che quest’ultimo aspetto possa cambiare in futuro, magari in seguito all’introduzione dell’applicazione Temi per i Google Pixel.