Il team di ingegneri di Android ha tenuto ieri, ovviamente su Reddit, un AMA (Ask Me Anything) legato all’imminente Android Q, del quale è stata rilasciata la beta 5 pochi giorni fa. Le domande sono state numerose, ma è stato possibile riassumerle in cinque categorie.

Registrazione schermo

Niente da fare per la registrazione dello schermo, comparsa brevemente nelle prime beta e rimossa completamente a partire da Android Q Beta 3. Bisognerà attendere Android R, quando Google introdurrà anche gli screenshot a scorrimento, per avere una versione integrata della registrazione schermo, senza dover ricorrere a soluzioni di terze parti.

Gestione delle app in memoria

Google ha promesso che con Android Q sarà aggiunto un test CTS per evitare che vengano chiuse le applicazioni in background, in particolare sugli smartphone cinesi che molto spesso applicano alcune “ottimizzazioni” della batteria particolarmente aggressive.

La modalità Desktop su Android Q

Già dalla prima beta pubblica di Android Q Google ha introdotto una modalità desktop nascosta. Durante l’AMA Big G ha spiegato che si tratta di una opzione destinata agli sviluppatori, che potranno così testare le proprie applicazioni su schermi multipli e con finestre liberamente ridimensionabili.

Modalità scura automatica

Difficile, se non impossibile, che venga attivata la modalità scura automatica su Android Q. In precedenza gli ingegneri avevano pensato alla possibilità di legare il passaggio alla modalità scura regolandosi sul ciclo alba/tramonto, ma a quanto pare ci sono problemi nell’ottenere dati attendibili.

La funzione non è completamente esclusa ma vanno risoli numerosi problemi tecnici, visto che è richiesto il refresh dell’interfaccia grafica che comporta numerosi problemi alle applicazioni in background, decisamente fastidiosi. In molti casi infatti le app vengono riavviate e le pagine web ricaricate, creando problemi agli utenti.

Supporto obbligatorio per Camera2 API/Camera HAL3

Se con Android 9 Pie il supporto a Camera2 API e HAL v3 erano consigliati, con Android Q il supporto diventa obbligatorio. In questo modo le app fotocamera di terze parti potranno utilizzare anche i sensori successivi al primo. In questo modo dovrebbe essere più facile, ad esempio vedere il porting di Fotocamera Google per un ampio numero di dispositivi.

Miglioramenti alla Privacy

Gli ingegneri, in particolare Charmaine D’Silva, product manager per la privacy su Android, non hanno illustrato nuove funzioni ma hanno riportato i benefici di alcuni cambiamenti apportati lo scorso anno. Il riferimento è alla nuova gestione dei permessi di accesso al log di chiamate e SMS, consentito solo a un numero limitato di app.

Secondo le statistiche, il numero di applicazioni che accede a queste informazioni è sceso del 98%. Gli sviluppatori hanno eliminato funzionalità minori o hanno proposto soluzioni alternative e più sicure.

Wear OS

Nessuna novità per chi si aspettava il rilascio del codice sorgente di Wear OS, che pur essendo basato su Android rimane un sistema closed source. Questa decisione continuerà a impedire agli sviluppatori di intervenire sul sistema e di comprenderne al meglio il funzionamento, ma al momento per Google va bene così.

Project Treble

Google conferma che Project Treble sta iniziando a mostrare la sua validità nella riduzione della frammentazione. È cresciuto il numero di produttore che hanno aderito tempestivamente alle beta di Android P prima e Android Q quest’anno. Alla fine del 2018 il tasso di adozione di Android P è stato il triplo rispetto a quello di Android Oreo l’anno prima.

Sviluppo delle versioni future

Nonostante sia presente un issue tracker, che consente agli utenti e agli sviluppatori di segnalare bug e problemi ad Android, Google conferma di essere maggiormente concentrata sui bug interni, soprattutto a causa dell’eccessivo numero di segnalazioni esterne, non sempre semplici da gestire.

È comunque possibile che alcuni team di sviluppatori vengano messi al lavoro sulle segnalazioni esterne, visto che ci sono alcune richieste in merito anche da parte di ingegneri Google.

Altre novità

Dopo aver confermato di essere contraria all’uso degli overlay da parte degli utenti, Google auspica un maggiore utilizzo del framework Jetpack Compose UI per offrire un nuovo approccio ai temi dinamici. Il team di sviluppo ha inoltre confermato di essere ancora al lavoro sull’utilizzo dell’API Vulkan per il render dell’interfaccia utente, pur senza fornire tempistiche dettagliate sul rilascio.

Sono in corso lavori per il miglioramento della barra delle gesture, che sarà resa maggiormente dinamica, senza però renderla fastidiosa con apparizioni e sparizioni improvvise. Sono state migliorate le prestazioni dello Storage Access Framework, che permette alle applicazioni di accedere alla memoria esterna.

Sarà necessario attendere uno dei primi aggiornamenti successivi al rilascio di Android Q per risolvere il problema delle nuove gesture con i launcher di terze parti.