La vicenda ha a dir poco dell’incredibile poichè, se da una parte ci sono delle dichiarazioni di Google abbastanza esaustive per alcuni aspetti, dall’altra tali dichiarazioni lasciano ancora forti dubbi su quale sia la vera identità di Android. Sembra un po’ assurdo ma probabilmente potremmo assistere ufficialmente ad una definizione propria del sistema operativo made in Google.

Tutto nasce dalla volontà di Acer di voler commercializzare in Cina un proprio smartphone con a bordo sistema operativo Aliyun OS sviluppato dalla società cinese Alibaba, sistema operativo che, secondo Google, sarebbe basato su Android pur essendo un sistema operativo non compatibile con Android. Per questo, Google ne avrebbe vietato la commercializzazione in Cina. Andy Rubin si è esposto sulla vicenda affermando:

Siamo stati sorpresi nel leggere le affermazioni di Zeng Ming, capo strategia di Alibaba Group, quando ha scritto “Vogliamo essere l’Android della Cina” quando nei fatti Aliyun OS incorpora il runtime di Android ed è stato apparentemente derivato da Android. Basandoci sulle nostre analisi delle applicazioni disponibili per Aliyun, la piattaforma ha tentato di essere compatibile ma non lo è stata. E’ semplice essere Android-compatibili, l’organizzazione OHA (Open Handst Alliance) fornisce tutti i mezzi ed i dettagli per farlo.

Giusto per dovere di cronaca, l’organizzazione OHA è quel “club” a cui sono iscritte le aziende che hanno ufficialmente adottato Android e che si sono impegnate a costruire un’unica piattaforma rendendo compatibili tutte le applicazioni scritte per Android su qualsiasi dispositivo Android, a prescindere dalla personalizzazione implementata: Touchwiz, Sense ecc. Di questa organizzazione fanno parte le seguenti aziende: Acer, Asus, Alcatel, CCI, Dell, FIH, Fujitsu, Garmin, Haier, HTC, Huawei, Kyocera, Lenovo, LG, Motorola, NEC, Oppo, Pantech, Samsung, Sharp, Sony, Toshiba e ZTE.

Infatti, Google punta a chiarire soprattutto questo aspetto dichiarando:

La compatibilità è al cuore dell’ecosistema Android ed assicura una consistente esperienza per sviluppatori, produttori e consumatori. Versioni di Android non compatibili, come Aliyun, indeboliscono l’ecosistema. Tutti i membri dell’OHA si sono impegnati nel costruire un’unica piattaforma Android ed a non vendere dispositivi Android non compatibili. Questo non impedisce ai membri dell’OHA di collaborare anche attivamente nella realizzazione di altri ecosistemi con cui Android è in competizione.

Dunque, dato che l’azienda produttrice dello smartphone incriminato (Acer CloudMobile A800) risulta essere parte dell’OHA, di conseguenza non può commercializzare il suo smartphone in quanto si basa su Android ma non è compatibile con esso. Secondo l’azienda Alibaba, però, il suo sistema operativo non è basato su Android:

Aliyun OS non fa parte dell’ecosistema Android e quindi Aliyun OS non è e non sarà compatibile con Android. E’ ironico come una compagnia che parla di libertà riguardo l’apertura sposi un ecosistema chiuso.

Dunque, c’è un bel po’ di carne a cuocere tra Google e la Cina. Non mancano nemmeno le dichiarazioni del Vice Presidente di Alibaba GroupJohn Spelich, il quale afferma: “Chiedete a Google cos’è Android“. In effetti, il signor Spelich non ha tutti i torti. Il primo esempio che ci viene da fare è quello di Amazon con i suoi Kindle Fire.

Amazon, infatti, non fa parte dell’OHA così come non ne fa parte Alibaba, ma ha comunque prodotto dei dispositivi che sono basati su Android.

Dunque, i punti che Google ora deve chiarire sono questi:

  1. Se non si fa parte dell’OHA e si crea un dispositivo Android-compatibile cosa succede? (caso di Amazon)
  2. Se non si fa parte dell’OHA e si crea un dispositivo Android-non compatibile cosa succede?
  3. Cosa significa Android-compatibile?

Speriamo in una rapida risoluzione della vicenda ed in un chiarimento su tali dubbi.

[Andy Rubin, Via]