A pochi giorni dalla chiusura del Google I/O 2018 e dal conseguente annuncio del ventaglio di novità che vanno a migliorare ulteriormente l’esperienza d’uso di Google Maps, la versione beta si aggiorna alla v9.78.

Le implementazioni principali di quest’ultima sono fondamentalmente tre: l’introduzione del tracciamento dei luoghi visitati, ritocchi estetici à la Material Design (Material Theme anzi) e qualche opzione in più relativa alla privacy per personalizzare il proprio profilo pubblico. Ma andiamo per ordine.

Tenere traccia dei luoghi visitati

La novità più interessante è probabilmente quella relativa al tracciamento dei luoghi visitati. Come vediamo negli screenshot a seguire, nella versione aggiornata compare in alto una barra di avanzamento che mostra il numero delle destinazioni raggiunte, opzione a cui si aggiunge in basso perfino il dettaglio temporale della visita.

Putacaso Maps avesse sbagliato c’è anche modo di rimediare spuntando su “Non sono stato qui”, oppure eliminando semplicemente il luogo dall’elenco. Naturalmente è possibile fare anche l’operazione inversa.

Le implicazioni che una funzionalità del genere può portare sono molte e utili sia per chi lavora e può aver bisogno di una sorta di promemoria che tenga nota dei luoghi visitati, sia da parte di turisti alle prese con posti e città difficili da perlustrare ad esempio.

Ritocchi estetici

Google Maps beta v9.78 si avvale anche di qualche revisione stilistica. Sono state eliminate ad esempio le barre divisorie che suddividono il menù a elenco presente nelle impostazioni e nella sezione relativa ai propri contributi. O ancora, quelle stesse voci degli elenchi indicati, come vediamo nelle immagini, dispongono ora di un rientro piuttosto considerevole, utile forse ad accogliere delle icone in futuro.

Ma al di là dei menù, qualche minimo cambiamento estetico basato sui dettami del cosiddetto Material Theme lo troviamo già in qualche piccolo dettaglio come negli angoli arrotondati dei pulsanti, delle finestre e via dicendo.

Altre novità dal teardown

Considerando poi ciò che il teardown di questa nuova versione beta di Google Maps mostra, per quanto non risulti essere chissà quale svolta, parrebbe che Big G stia pensando di rivedere alcune questioni relative alla privacy. Ecco qualche esempio di quello che è emerso:

<string name=”SETTINGS_HEADER_PROFILE_SETTINGS”>Profile settings</string>

<string name=”CONTRIBUTIONS_VIEW_PUBLIC_PROFILE_MENU_ITEM_TITLE”>View your public profile</string>
<string name=”PUBLIC_PROFILE_BANNER_PRIMARY”>This is what your profile page looks like to others</string>
<string name=”PUBLIC_PROFILE_BANNER_EXIT”>Exit public profile view</string>

<string name=”PUBLIC_PROFILE_SETTING_PRIMARY”>Show contributions on your profile</string>
<string name=”PUBLIC_PROFILE_SETTING_SUBSTRING”>List all your reviews, photos, and other public posts on your public profile</string>

<string name=”CONTRIBUTIONS_PROFILE_SETTING_MENU_ITEM_TITLE”>Profile settings</string>

In dettaglio, risultano essere sotto esame le impostazioni e i dati relativi al profilo pubblico di chi contribuisce al servizio. Prossimamente Google potrebbe introdurre un ventaglio di controlli in più al riguardo affinché gli utenti possano personalizzare maggiormente i propri dati pubblici, nascondendo eventualmente i contributi dal proprio profilo personale.

Tali opzioni dovrebbero essere fruibili dal menù relativo ai contributi, sebbene c’è tuttavia da dire che il massimo che dovreste poter fare è nascondere le recensioni, le foto e quant’altro avete condiviso solo e soltanto dal vostro profilo. I dati resi pubblici sulle relative pagine dei luoghi visitati rimarranno dunque lì dove sono.

L’altra interessante novità che emerge dal teardown è qualcosa di cui avevamo già sentito parlare qualche mese fa. Nello specifico, a marzo, la v9.73 beta di Google Maps introduceva una funzionalità limitata a Giacarta relativa alle limitazioni del traffico cittadino.

Attraverso questo sistema gli automobilisti sarebbero in grado di calcolare il percorso per raggiungere una certa destinazione inserendo semplicemente la propria targa, metro attraverso il quale Maps verifica i vari permessi delle zone a traffico limitato indicando di conseguenza un percorso adeguato al proprio veicolo.

Ecco, una funzionalità del genere la troviamo menzionata più volte nel teardown in questione per quanto riguarda San Paolo del Brasile grazie a un gran numero di stringhe di codice in cui spesso e volentieri si leggono accenni a “Avoid Rodizio Area”, cioè a un’area centrale della città.

Se escludiamo l’approdo, anzi l’atterraggio di un’icona rappresentante un parapendio, questo è tutto. Potete provare Google Maps beta v9.78 effettuando il download del file .APK da questo indirizzo ma soltanto dopo esservi iscritti o aver fatto l’accesso al programma beta. Fateci sapere nel box dei commenti in basso cosa ne pensate.

Vai a: Google Maps avrà la navigazione in realtà aumentata e tantissime nuove funzioni