Non saranno in molti a conoscere l’app Google Arts & Culture, nonostante abbia sette anni di vita. C’è poco da spiegare e molto da vedere: basta tradurre senza troppi fronzoli il nome scelto da Google, “arti e cultura”, per avere un’idea ben chiara di cosa attendersi una volta installata l’applicazione.

Con l’ultimo aggiornamento, a Mountain View hanno integrato il tab fotocamera che eleva le potenzialità dell’app che ha convinto oltre 1.200 realtà, tra musei, gallerie e istituti d’arte in 70 Paesi, a collaborare con Big G.

Come l’inedito tab fotocamera sia in grado di arricchire l’esperienza d’uso è presto detto: Art Selfie, con cui andare alla ricerca dei ritratti che ci assomigliano; Color Palette, che è capace di individuare delle opere d’arte correlate ai colori preponderanti delle foto; Art Projector, che si avvale della realtà aumentata per proiettare di fronte a noi le opere d’arte a grandezza naturale.

Infine, la quarta voce è Pocket Gallery: uno spazio espositivo virtuale che aggrega i trentasei dipinti del pittore olandese Jan Vermeer. “Con tutte queste funzionalità riunite in un unico ambiente – scrive Google – l’ispirazione dista appena un click”. Vi lasciamo al badge per scaricare gratuitamente Google Arts & Culture.