Recensione Xiaomi Mi Robot Vacuum – Lo confessiamo, ogni tanto ci piace testare prodotti che si allontanano un po’ dal nostro principale ambito, ovvero gli smartphone.

In questo caso abbiamo deciso di provare un aspirapolvere, ma non uno qualsiasi, bensì un modello con specifiche tecniche addirittura superiori ai costosissimi robot delle principali marche, con un prezzo di poco superiore ai 300 Euro e la peculiarità di essere completamente connesso al proprio Android.

Xiaomi si sta concentrando sempre di più su dispositivi di smarthome, spostando il proprio core business da un mercato mobile poco profittevole e uno dei motivi che ci ha spinto ad acquistare questo modello, è proprio il fatto che a produrlo sia la regina dei brand cinesi, capace ogni volta di sfornare prodotti non banali e di grande qualità.

Non siete curiosi di sapere di cosa è capace questo concentrato di tecnologia? Ve ne parliamo nella nostra video recensione, nei paragrafi successivi tanti altri dettagli.

Video recensione Xiaomi Mi Robot Vacuum

Design e costruzione

Lo Xiaomi Mi Robot Vacuum ha un diametro di 34,5 cm per un’altezza massima di 8 cm e un peso di 3,8 Kg.
Appare subito come molto solido e ben curato, la scocca è in plastica e ha una fascia di assorbimento collassante che funge anche da sensore di collisione.

La parte superiore si apre esponendo il serbatoio dello sporco da 0,43 litri, sulla parte inferiore sono montate una spazzola laterale per la pulizia degli angoli e una grande spazzola principale rotante in corrispondenza della bocca d’aspirazione.

Il robot è dotato di due ruote motrici in gomma con sospensioni indipendenti e una ruota più piccola frontale capace di ruotare a 360 gradi.

La base di ricarica è in plastica e ha la possibilità di alloggiare il cavo in eccesso, non è eccessivamente grande e poco appariscente.

Specifiche tecniche

Lo Xiaomi Mi Robot Vacuum ha specifiche tecniche impressionanti relativamente al prezzo a cui viene venduto, per darvi una idea vi proponiamo un confronto tra alcune caratteristiche base dell’ iRobot Roomba 980, il riferimento per i robot aspirapolvere top di gamma.

Il robot di Xiaomi è equipaggiato con 12 sensori, tra cui un innovativo LDS (laser distance sensor) che permette di creare una mappa precisa della stanza da pulire. Il sensore è montato su una torretta capace di ruotare a 360 gradi e scandaglia l’ambiente 1800 volte al secondo.

Sulla parte frontale è montato un radar ultrasonico che permette al robot di trovare la sua base di ricarica in un raggio molto ampio, sulla scocca sono integrati sensori di prossimità, una fascia collassante che rileva le piccole collisioni, c’è poi un sensore di pavimento che impedisce la caduta da piani rialzati (o dalla scale).

Completano la dotazione un accelerometro, un giroscopio, un magnetometro, un sensore che rileva il riempimento del serbatoio, un sensore di velocità del robot e delle spazzole, un sensore frontale per ostacoli sormontabili.

Xiaomi Mi Robot è dotato di una spazzola laterale per pulire gli angoli, capace ruotare fino a 330 volte al secondo (ad occhio è veramente veloce!), mentre nella parte sottostante è alloggiata una spazzola rotante in corrispondenza della bocca di aspirazione.

Il potere di risucchio che viene generato è arriva a 1800 Pa, un livello che surclassa gli altri aspirapolvere casalinghi in commercio.
Tutta questa potenza genera chiaramente un discreto livello di rumore, che va tra i 62db e i 68db, comunque inferiori rispetto ai 70 db raggiunti dal Roomba 980.

Tutta la parte elettronica è coordinata da un processore AllWinner R16, quad core con Arm Cortex e da un co processore single core STmicroElectronics. Questi sono in grado di processare i dati elaborati da un terzo processore Texas Instrument che si occupa delle informazioni provenienti dal LDS.

La connessione con lo smartphone avviene tramite WiFi, sia direct (rete generata dal robot) e sia tramite server remoto per il controllo via internet.

Il robot è dotato di uno speaker con il quale emetterà suoni e vi comunicherà un sacco di cose, il problema è che lo farà in rigoroso cinese.

Come pulisce?

Xiaomi Mi Robot Vacuum si affida ad un algoritmo SLAM (simultaneous localization and mapping) che normalmente è ciò che fa la differenza tra una pulizia con passaggi casuali e una pulizia “ragionata”.

Questo particolare è anche ciò che distingue i robot economici  da quelli di fascia alta.
Nel caso del Mi Robot abbiamo lo stesso algoritmo utilizzato dal Roomba 980 e dai principali aspirapolvere top di gamma.

Ciò che rende innovativo questo robot è l’approccio di input dei dati nell’algoritmo, mentre la maggior parte dei device si affida ad una o più telecamere, da cui vSLAM (visual SLAM), Xiaomi ha sviluppato internamente la torretta rotante con il sensore laser.

La mappa in real time che fornisce il nostro Mi Robot ha una precisione millimetrica, sicuramente quindi un sistema ben riuscito.

L’algoritmo permette al device di calcolare precisamente il percorso da seguire per coprire l’intera stanza: agisce dividendo in settori ideali la superficie da pulire, dopodichè inizia con un passaggio sul perimetro per poi concentrarsi sull’area interna, procedendo a linee parallele ravvicinate.

Per rendere l’idea della differenza tra l’algoritmo SLAM e una pulizia casuale ho inserito un video secondo me esplicativo

Negli screenshot sottostanti vedete la mappa di passaggi generata dall’applicazione dedicata, si può ben comprendere come venga gestita la pulizia.

Autonomia

L’autonomia è veramente elevata e permette di coprire con una sola carica circa 250 mq. In termini di tempo siamo tra le 2 e le 2h30min a seconda della potenza di aspirazione selezionata.

Se la carica si esaurisse prima del completamento della pulizia, il robot tornerà automaticamente alla base di ricarica e vi stazionerà fino al raggiungimento del 75% di carica, a quel punto riprenderà la pulizia dove era stata interrotta.

Per una ricarica completa sono necessari circa 140 minuti.

Capienza

Il serbatoio è da 0,43 litri e permette generalmente un accumulo dello sporco presente in tutta la casa, ovviamente dipenderà dalla quantità di polvere e altri elementi più grossi,

Tendenzialmente ho sempre svuotato il serbatoio dopo aver pulito 6-7 stanze, più per cura che per reale necessità.

Ostacoli e gradini

Partendo dai gradini possiamo subito chiudere la questione, Xiaomi Mi Robot non cadrà dalle scale per nessun motivo. Ho provato più e più volte facendolo partire in prossimità di uno scalino e su un piccolo pianerottolo e lui non ha mai sbagliato (per fortuna).

Sugli ostacoli la situazione è decisamente più complessa, possiamo dividere le situazioni di comportamento con ostacoli fissi, mobili, semi mobili, a terra sormontabili e rialzati.

  • Ostacoli fissi , voto 5/5: non ammacca i mobili, non si schianta a tutta velocità contro il muro, pulisce raso alla superficie con cura maniacale. Non si incastra mai tra due mobili dove passa appena.
    Immaginando che il robot sia lanciato a piena velocità verso un mobile, rallenterà pochi centimentri prima del contatto e poi si appoggerà dolcemente con la sua fascia collassante.
    Per quanto riguarda lo spazio in cui incunearsi non avrete problemi, i suoi sensori gli comunicheranno senza errori dove non c’è lo spazio operativo sufficiente.
  • Ostacoli mobili, voto 1/5: un piccolo fallimento, se l’ostacolo mobile è per esempio il gatto/cane che gira intorno al robot, i suoi sensori continueranno a rilveare una mappa di ostacoli diversa e lo farete letterlamente impazzire. Se il gatto girerà attorno al robot, il robot girerà attorno al gatto e continueranno a “danzare” finchè uno dei due avrà batteria sarà scarica.
  • Fili elettrici, indumenti voto 1/5: è la situazione peggiore per un robot, cosa che comunque si verifica praticamente con tutti i dispositivi di questo tipo. Semplicemente si metterà ad aspirare il filo o simile ingarbugliandolo attorno alla spazzola rotante finchè non si bloccherà. Dopotutto è la stessa cosa che avviene con un qualunque aspirapolvere, semplicemente un umano capisce che è bene non mettersi ad aspirare un filo elettrico o una maglia lasciata a terra.
  • Ostacoli semi-mobili, voto 4/5: se incontra una scarpa la spinge finchè non ha pulito lo spazio che occupava, questo a volte potrebbe essere un problema, sopratutto se vengono mossi oggetti in bilico o fragili.
    Altro tipico ostacolo semi mobile sono le porte, se ne lasciate una semi aperta, lui entrerà nella stanza, dopo un po’ girerà attorno alla porta e comincerà a spingerla chiudendola, a quel punto si sarà chiuso dentro una stanza e senza il vostro aiuto sarà costretto a sospendere la pulizia.
  • Ostacoli rialzati, voto 4/5: tendenzialmente non si incastra sotto termosifoni, letti, tavolini e quant’altro. Il calcolo dell’ingombro però non tiene conto della torretta per cui in un particolare termosifone di casa mia si riesce ad incuneare tra una sezione e l’altra, poi ruota su se stesso e si incastra con la torretta. Questa è davvero una situazione limite, però un calcolo più stringente degli ingombri sarebbe stato più funzionale.
  • Ostacoli a terra, voto 4/5: sembrerà strano ma Xiaomi Mi robot è in grado di salire sopra ad ostacoli di circa 2/3 cm poichè può elevarsi della stessa misura grazie a sospensioni attive. Il risultato è sorprendente, passa sopra a piccoli scalini, giunture tra una stanza e l’altra, sopra a eventuali cavi rasoterra o a tappeti particolarmente spessi.
    C’è un grosso problema: sale sopra ai fermaporta cilindrici conficcati a terrà e questi rimangono di conseguenza incastrati nella bocca d’aspirazione. In questo caso il Mi Robot si ferma e chiede aiuto, se inascoltato va in standby.

Quanto pulisce?

Difficile quantificare il livello di pulizia di un robot aspirapolvere, però possiamo dirvi quelle che sono le nostre impressioni dopo un test di oltre 2 mesi.

Il robot non ha alcuna difficoltà e dà il meglio nell’aspirazione della polvere molto sottile, pulviscolo, capelli, peli di animale, polvere da smog.
In questo senso non vi renderete conto di quanta polvere ci sia nella vostra casa, finchè non andate a svuotare il serbatoio.  Una superficie apparentemente pulita, in realtà ha piccolissime particelle di sporco che il robot sarà in grado di aspirare.

Ovviamente anche la pulizia della grana più grossa avviene senza sforzi. Per darvi una idea, prendiamo come esempio la sabbietta della lettiera per gatti oppure del fango secco che si stacca dalle scarpe.

Dovete avere l’accortezza di far passare l’aspirapolvere su superfici totalmente asciutte e dovete sempre tener presente che lui non è in grado di capire dove c’è una superficie bagnata (vomito del gatto, neve che si stacca dalle scarpe, biancheria che si asciuga, scarpe bagnate).
Chiaramente in questi casi il problema non sarebbe tanto del robot, quanto piuttosto del vostro pavimento che diventerebbe un vero disastro.

Lo Xiaomi Mi Robot se la cava benino sui tappeti, non benissimo non essendoci una modalità dedicata e nemmeno una modalità automatica. Quel che potete fare è impostare la massima potenza e otterrete buoni risultati.

I tappeti sono uno dei limiti, in generale, per tutti i robot aspirapolvere.
Se ci pensate, per pulire un tappeto con un aspirapolvere tradizionale passiamo sulla stessa area molte volte e con energia.

Un sistema automatico non è in grado di riconoscere l’eventuale sporco incastrato nei peli del tappeto, quindi dopo una passata passerà ad un’altra zona lasciando inevitabilmente indietro lo sporco.

Applicazione e controllo da smartphone

Una parte importante del robot di Xiaomi è rappresentata dall’app Xiaomi Home, si tratta di un valore aggiunto rispetto alla concorrenza cinese a basso costo e anche rispetto alla maggior parte degli aspirapolvere che trovate negli scaffali dei centri commerciali.

Potenzialmente avrebbe la meglio anche rispetto ai top di gamma ma ha un grosso e (per ora) irrisolvibile problema: è totalmente in cinese.

Nulla che vi impedisca di utilizzare il robot al pieno delle sue funzionalità, ma non fa certamente piacere aprire un app e non capire una parola di ciò che c’è scritto.
In realtà li Xiaomi Mi Robot si può sfruttare senza problemi anche senza l’app, agendo tramite i tasti di cui dispone, però alcune “chicche” sono accessibili solo dall’app.

Per aiutarvi abbiamo pensato di tradurre tutte le schermate dell’app, come noterete non c’è molto da capire e dopo un minimo di ambientamento si imparano le principali funzionalità anche se scritte in cinese.

La parte più interessante è comunque la schermata principale, dove verrà visualizzata la mappa in real time della pulizia in corso e potrete comandare il robot scegliendo di avviare, mettere in pausa, terminare la pulizia e selezionare la potenza di risucchio tra 3 livelli. Verranno visualizzate anche le informazioni sulla carica residua, la superficie già pulita e il tempo di operatività.

I vantaggi che derivano dall’utilizzo dell’app sono principalmente il monitoraggio dell’attività (i primi giorni starete incollati allo schermo per capire cosa sta facendo il vostro aiutante), l’aggiornamento del firmware e l’impostazione di pulizie programmate.

Sono carine anche le statistiche, la modalità non disturbare e di recente anche la modalità telecomando che vi permetterà di comandare il robot come se aveste un joystick. Purtroppo questa funzionalità non è ancora abilitata lato app, ma solo lato robot.

Una sezione interessante è quella che riguarda lo stato di usura dei vari elementi quali spazzole e filtro HEPA.

Ricambi e accessori

I ricambi sono disponibili presso vari store cinesi e importatori, altrimenti sul sito ufficiale dove troverete anche i muri virtuali. Esistono anche pacchetti come questo, dove con circa 40 euro acquistate 2 filtri Hepa, 2 spazzole laterali e una principale. Muri virtuali acquistabili anche su Gearbest per 13 euro.

I filtri HEPA andrebbero sostituiti ogni 6/8 mesi, mentre il resto dei componenti sostituiti a vostra discrezione, posso dirvi che i miei nonostante un uso massivo sembrano come nuovi dopo due mesi e l’app, in base alle ore di lavoro, li valuta all’ 86 e 90% di integrità, con questo ritmo dovrò sostituirli tra un anno e mezzo circa.

L’accortezza di cui bisogna tenere conto è quella di ordinare per tempo i componenti visto che normalmente i tempi di spedizione dalla cina superano i 30 giorni.

In conclusione

Xiaomi Mi Robot Vacuum è un prodotto convincente, le sue caratteristiche tecniche di alto livello si traducono in una effettiva efficienza nella prova sul campo.

Ha dimostrato di non avere nulla da invidiare ai costosissimi dispositivi delle marche più blasonate sia dal punto di vista della qualità costruttiva che dal punto di vista del software integrato.

Il suo pregio più grande è un rapporto qualità prezzo inarrivabile, il suo difetto maggiore si può riassumere in un solo concetto: è un prodotto pensato e venduto ufficialmente solo in cina.
In altri termini avrete tempi di attesa molto lunghi per la spedizione, assistenza problematica in caso di guasti, scarsa reperibilità dei pezzi di ricambio e, ultimo ma non per importanza, il fatto che parli solo in cinese e che l’app non sia tradotta nemmeno in inglese.

A nostro parere il gioco vale la candela: con 350 euro in Italia potreste permettervi un aspirapolvere decisamente inferiore da tutti i punti di vista e per ottenere la stessa qualità ed efficienza dovrete sborsare almeno 800 euro.

E’ possibile acquistare Xiaomi Mi Robot Vacuum su GearBest in offerta a 326 euro.