Alla luce della fusione di fra Wind e Tre, diventata operativa nei giorni scorsi, e del conseguente ingresso sul mercato italiano di Free Mobile, assume un nuovo significato la recente acquisizione di Nòverca da parte di TIM. Ricordiamo che tra le condizioni poste dalla Commissione Europea affinché venisse approvata la fusione Wind-Tre c’era l’obbligo di cedere parte delle infrastrutture a un quarto operatore, rivelatosi poi essere Iliad.

La compagnia francese è nota in patria per le tariffe particolarmente aggressive lanciate con Free Mobile e questo sembra aver messo in apprensione i vertici di TIM che starebbero pensando al lancio di un nuovo operatore virtuale, completamente disgiunto e dotato di un proprio marketing e di un proprio sistema di fatturazione.

TIM potrebbe dunque, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi, sfruttare la piattaforma creata da Acotel per la gestione della rete cellulare, unitamente all’esperienza accumulata negli anni dal personale Nòverca. Se l’idea di TIM dovesse concretizzarsi sarebbe Vodafone a trovarsi in grosse difficoltà, visti i prezzi già concorrenziali di Wind e Tre e i presunti “prezzacci” di Free mobile, e perciò starebbe pensando quest’ultima di rispolverare il marchio Tele2 per entrare di forza nel settore degli operatori virtuali.

Tre e Wind starebbero pensando invece di mantenere i due marchi separati, così da destinarli a fasce di prezzo differenti. Dopotutto questa fusione, inizialmente avversata da molti, potrebbe ravvivare un mercato da tempo stagnante e poco attento alle reali necessità dell’utente finale.