Tutti conoscono la (triste) storia dell’HP TouchPad, il primo ed ultimo tablet prodotto dal colosso americano con il sistema operativo webOS acquistato con Palm. Ciò che non tutti sanno, però, è che alcuni TouchPad sono stati trovati con già installato Android e HP ha sempre negato fermamente di conoscere alcunchè riguardo questa situazione. La verità, però, è come al solito ben diversa da quella che viene raccontata.

HP ha infatti mentito sapendo di mentire, visto che oggi ha rilasciato e inviato al team dietro la CyanogenMod il codice sorgente del kernel Android trovato su alcuni (fortunati?) TouchPad. Ciò significa che presto il TouchPad avrà ROM più stabili e più veloci nel rilascio, ma anche che forse il tablet potrà usufruire dell’accelerazione hardware fornita da Android 4.0 Ice Cream Sandwich.

I misteri, però, non finiscono qui. La domanda che sorge spontanea, in questo caso, è se HP avesse due team separati dietro al prodotto. Un team, che è poi quello risultato “vincente”, si è occupato di webOS, mentre l’ipotetico altro team “segreto” si è occupato di Android. Con una situazione come questa, sembra che HP abbia voluto tenere il piede in due scarpe e cercare l’alternativa migliore, arrivando poi alla conclusione di adottare il proprio sistema operativo. La decisione ha poi – con ogni probabilità – segnato le sorti del tablet, svenduto a 99$ dopo pochi mesi di presenza sul mercato. La seconda domanda, però, rimane nell’aria: HP ha pensato sul serio di utilizzare Android?