Troppo spesso ci scordiamo di quanto sia importante la salute, e di quante persone nel mondo non abbiano la possibilità di salvaguardarla come noi: chi di voi non è mai andato, ad esempio, a fare una visita oculistica? La vista è uno dei sensi sui quali facciamo più affidamento, ma ancora troppe persone rischiano di perderla a causa di malattie banali per noi, ma che non lo sono se non si ha la possibilità di diagnosticarle e curarle di conseguenza.

Stewart Jordar ha fondato Peek per questo: ha creato un kit portatile per esaminare gli occhi di una persona, dovunque, utilizzando uno smartphone; nel video che troverete in fondo all’articolo, potrete vedere come Sony abbia deciso di prestarsi alla causa, con l’aiuto dell’ultimo arrivato, l’Xperia Z3: uno smartphone dotato di una fotocamera da oltre 20 megapixel in grado di catturare ottime immagini utili alla diagnosi, senza tutti gli strumenti comunemente usati dagli oculisti. Aggiungiamo poi la resistenza alla polvere e all’acqua, per arrivare nei luoghi più remoti, senza tralasciare nessuno.

La collaborazione tra Peek e Sony vedrà il colosso dell’elettronica donare più di 150 smartphone per le zone del Kenya, Mali, Tanzania, India e Guatemala, con l’obbiettivo di rendere accessibile per tutti una visita oculistica, nel tentativo di combattere la cecità (che affligge nel mondo circa 39 milioni di persone, mentre sono oltre 280 milioni le persone con problemi alla vista).

Vi lascio al video, in cui troverete la storia di Stewart: un esempio di come la tecnologia può diventare davvero utile.

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