ZTE è sbarcata in Italia in via ufficiale. Al suo arrivo nel Bel Paese il colosso cinese ha portato con sé tre dispositivi con Android: Atlas, Skate e Grand X Classic. Andiamo ad analizzarli.

Atlas è il più piccolo della famiglia: con un design che rimanda direttamente all’iPhone il dispositivo ha un appeal sicuro; in più lo schermo da 3.5 pollici con risoluzione WVGA (800×480) ha una buona definizione, mentre il processore single-core Qualcomm MSM7227T operante a 800MHz è abbinato a 512MB di RAM e a 512MB di ROM (di cui circa 200 disponibili all’utente). La fotocamera posteriore è da 5 megapixel, mentre quella frontale è da 0.3 megapixel. La batteria agli ioni di litio ha una capacità di 1200mAh. La versione di Android installata è 2.3 Gingerbread non aggiornabile. Atlas sarà venduto a 149€ di listino e sarà la “testa di ponte” di ZTE.

Subito dopo viene Skate, che è del tutto identico ad Atlas con l’eccezione dello schermo. Questo passa infatti dai 3.5 pollici del precedente a 4.3 pollici. La batteria viene leggermente aumentata, per compensare le maggiori dimensioni dello schermo, a 1400mAh. Il design è molto originale e ricorda vagamente uno skateboard (da cui il nome). La versione di Android installata è 2.3 Gingerbread non aggiornabile. Il prezzo sarà di 199€.

Come tutti i terminali di fascia bassa e medio-bassa, sia Atlas che Skate si comportano sufficientemente bene nell’utilizzo base: navigazione, multimedia, telefonia e così via. Non c’è ovviamente da aspettarsi grandi prestazioni nè grandi possibilità di gioco. Atlas e Skate sono terminali sufficientemente basilari adatti a chi vuole uno smartphone completo senza spendere molto, pur essendo cosciente delle limitazioni imposte dall’hardwre di fascia bassa.

L’interesse vero per la proposta di ZTE si sveglia con Grand X Classic. Conoscevamo già Grand X in varie versioni, tra cui una con processore NVIDIA Tegra 2 e una con processore Intel Atom. La versione che ZTE lancia in Italia possiede un processore MediaTek dual core operante a 1GHz, schermo da 4.3 pollici con risoluzione qHD (960×540), 1GB di RAM e 4GB di ROM. Completano il quadro una batteria da 1600mAh, una fotocamera da 5 megapixel con autofocus e flash, Bluetooth 4.0, WiFi, GPS, connettività UMTS e DLNA. Il software è affidato ad Android 4.0 Ice Cream Sandwich, anche in questo caso non aggiornabile. Il prezzo è di 249€.

Nonostante dal processore MediaTek non ci aspettassimo grandi cose, Grand X Classic offre un’esperienza fluida, veloce e soddisfacente. Sia il pinch-to-zoom che lo scrolling delle pagine web è veloce e senza intoppi. Si nota qualche incertezza, che però non è fastidiosa. Il motivo per cui Grand X ottiene il suffisso “Classic” in Italia è il design: mentre all’estero possiede una cornice argentata lungo i bordi, in Italia tale cornice è stata eliminata in favore di una maggiore pulizia del design. Il noto gusto degli italiani in fatto di bellezza coinvolge anche i cinesi!

Ciò che di positivo abbiamo riscontrato nel software ZTE è la mancanza di personalizzazioni. Android è presente pressochè in forma stock, fatto salvo per qualche personalizzazione minore (icone, qualche funzione qua e là). Questo fatto è molto apprezzabile per più di un motivo – primo fra tutti la celerità degli aggiornamenti, che in questo caso non arriveranno lasciandoci però bensperanti per il futuro.

Qui sotto potete vedere la nostra videoanteprima con una veloce prova dei tre dispositivi. Mi scuso per la mia balbuzie e la mia incertezza e vi prego di cercare di passarci sopra.