Nell’ultimo periodo abbiamo visto fioccare una serie di dispositivi con due tipologie di schermi differenti: è, ad esempio, il caso del Galaxy S, disponibile sia nella versione SuperAMOLED che nella versione SuperClear LCD. Ci sono alcuni che preferiscono la versione LCD per la maggiore nitidezza dell’immagine, ma la maggior parte delle persone ha una particolare inclinazione per gli schermi AMOLED per via della loro notevole brillantezza dei colori e dell’alta luminosità che sono in grado di avere. Uno dei grandi pregi di questi schermi è infatti la (quasi) perfetta leggibilità anche in piena luce solare, laddove invece gli schermi LCD diventano quasi illeggibili. Non è un mistero dunque che le versioni S/AMOLED dei dispositivi vadano a ruba ed esauriscano presto le scorte!

Proprio per questo motivo si sono viste differenziazioni nel tempo tra i differenti mercati: ad esempio, il Nexus S è stato commercializzato con schermo SAMOLED negli Stati Uniti, mentre in Europa è dotato di schermo SCLCD; il motivo di ciò è la scarsità di scorte di schermi SAMOLED. Queste disparità hanno creato anche un certo malcontento tra gli utenti, che si son visti presentare prodotti allo stesso prezzo con caratteristiche differenti (che molti direbbero “inferiori”). Per supplire alle mancanze ed alla richiesta del mercato, Samsung ha comunicato di voler aprire con due mesi di anticipo una nuova linea di produzione di schermi AMOLED. Inizialmente, questa nuova linea sarà in grado di fabbricare tre milioni di pezzi al mese, ma a pieno regime la produzione ammonterà a ben trenta milioni di pezzi al mese. Questo grande incremento è dovuto alla capacità della nuova linea di usare substrati di vetro molto più grandi delle precedenti, permettendo dunque la produzione di un numero di schermi molto superiore.

[Via phandroid.com ed Engadget.com]