Si riaccende ancora il caso dei Samsung Galaxy Note 7 esplosivi, dopo che un utente cinese ha denunciato l’esplosione del suo nuovo phablet durante la carica; il dispositivo non sarebbe tra quelli con a bordo le batterie incriminate come ragione delle precedenti esplosioni, visto che le unità vendute in Cina montano batterie realizzate da un produttore differente.

Hu Renjie, 25 anni, ha affermato come il proprio Galaxy Note 7 comprato da poco sia esploso mentre era in carica, riportandogli danni sia fisici che materiali (bruciature alle dita e al computer portatile). Hu ha anche sostenuto di aver ricevuto la visita di un rappresentante di Samsung, per cercare di capire l’accaduto e ritirare il dispositivo esploso, richiesta che l’utente ha negato.

Samsung non ha ancora rilasciato alcun commento ufficiale sull’accaduto, anche se questo sarebbe il secondo Note 7 cinese esploso nel giro di poco tempo (il caso precedente, però, sarebbe stato dovuto alle condizioni esterne e non alla batteria, stando a quanto concluso da Samsung e da Amperex Technology, l’azienda che produce questo componente).

Quel che è certo è che dopo la decisione di ritirare tutte le unità a rischio dal mercato (decisione che è costata un bel po’ a Samsung), il caso Note 7 continua a tener banco; solo pochi giorni fa vi abbiamo parlato di nuovi problemi legati alla batteria riscontrati sui modelli sostitutivi in Sud Corea. Insomma, Samsung Galaxy Note 7 sembra non esser proprio nato sotto una buona stella.