Tira vento di tempesta in California. Dopo l’avvenuto blocco della commercializzazione del Galaxy Nexus e del Galaxy Tab 10.1, Samsung aveva provveduto a fare ricorso nello stesso tribunale nel tentativo di sbloccare le vendite. Tale tentativo non era andato a buon fine e il giudice Lucy Koh aveva respinto la richiesta. Samsung ha dunque fatto ricorso al Circuito Federale, ovvero al secondo grado di giudizio (un po’ come la nostra Corte d’Appello, superiore alla Corte d’Assise).

Tale tentativo sembra essere fruttuoso, perchè la corte ha finalmente dato un po’ di respiro a Samsung ed a Google: il bando del Galaxy Nexus è sospeso. Apple ha tempo fino a giovedì di settimana prossima per fare ricorso e presentare la sua posizione alla corte d’appello. Nel caso in cui Apple proceda (e siamo sicuri che lo farà), la corte dovrà decidere se il bando dovrà effettivamente rimanere o meno fino alla data della prima udienza del processo vero e proprio. In questo momento siamo ancora alla fase preliminare, infatti, e il processo inizierà solo il 26 di Luglio.

Il motivo principale del bando, lo ricordiamo, è il brevetto ‘604, detto anche “brevetto di Siri”, sulla “ricerca con interfaccia unificata” che Apple sta usando come una mazza chiodata per abbattere Android. Tale brevetto non sarebbe mai dovuto essere stato registrato come prima cosa, ma attendiamo una mossa di Samsung e Google a proposito.

Per il momento, in ogni caso, Google non rimetterà in vendita il Galaxy Nexus sul Play Store poichè preferisce aspettare il rollout dell’aggiornamento a Jelly Bean e, quindi, la rimozione delle funzionalità incriminate. Gli utenti statunitensi avranno una funzione di ricerca ridotta sui propri dispositivi a causa della contesa con Apple, e non è detto che le funzioni vadano ad assottigliarsi ancora.

D’altronde, finchè l’USPTO (United States Patent and Trademark Office) accetterà brevetti software – per di più estremamente generici – la situazione non potrà che peggiorare. Aspettiamo di vedere come la situazione si evolverà con un po’ di preoccupazione: qui ormai non è più Android vs Apple, è buonsenso vs assurdità e megalomania.