Nel processo di creazione di uno standard è inevitabile che una compagnia, per il suo impegno e per l’investimento nella ricerca, arrivi a detenere brevetti vitali per lo standard stesso. Un esempio è relativo alle tecnologie UMTS: anche se sono uno standard diffuso a livello mondiale, è Samsung a detenere molti brevetti di tecnologie essenziali nell’implementazione dello standard all’interno dei prodotti. Per evitare discriminazioni e favoritismi che vadano a svantaggio di compagnie rivali o a vantaggio di compagnie amiche è stato deciso che i brevetti relativi a standard devono essere licenziati secondo dei termini “FRAND” (“Fair, Reasonable And Non-Discriminatory” – equi, ragionevoli e non discriminanti), favorendo così tutte le compagnie che non hanno potuto prender parte alla creazione dello standard o che, anche solo per motivi temporali, hanno fatto la loro comparsa sul mercato quando lo standard era già in uso. Il caso di Apple è, da questo punto di vista, esemplare: la compagnia californiana ha cominciato a produrre telefoni solo nel 2007 con il primo modello di iPhone, quando gli standard telefonici erano già stati definiti da lungo tempo.


Tuttavia Samsung accusa la compagnia di Cupertino di non aver pagato i diritti sui brevetti relativi alle tecnologie UMTS: non è un’accusa di aver pagato troppo poco o di non aver pagato il giusto, ma di non aver pagato in toto. Apple ha replicato accusando Samsung di non stare rispettando i termini FRAND imposti su questo tipo di brevetti, ma il giudice Lucy Koh – che si sta occupando della causa giudiziaria attualmente in corso in California tra i due colossi dell’elettronica di consumo –  ha respinto le accuse di Apple. Non è ancora stata presa una decisione circa il bando dei prodotti della linea Galaxy, ma quest’atto potrebbe avere influenze sul futuro giudizio a tale riguardo. Questa battaglia legale durerà ancora parecchi mesi prima di arrivare ad una conclusione, ma l’influenza che potrebbe avere questa decisione a livello mondiale potrebbe non essere scontata.