Vi ricordate che il Galaxy Nexus era stato bandito dagli Stati Uniti a causa del brevetto sulla “ricerca unificata” usato da Apple contro Samsung? Il giudice del tribunale d’appello del Circuito Federale aveva eliminato il bando, ma ora la compagnia capitanata da Tim Cook è tornata alla carica chiedendo un nuovo bando sostenendo che esistono numerosissime somiglianze tra l’iPhone ed il Nexus.

Apple afferma infatti che molte funzioni software sono state copiate dall’iPhone a causa del successo dello stesso, che avrebbe spinto Samsung a cercare di rubare quote di mercato ad Apple con tutti i mezzi possibili. In realtà, il Galaxy Nexus conta come un due di picche a briscola sul piano delle vendite, ed essendo il software “pure Google” non è stata Samsung a spingere in una direzione piuttosto che in un’altra nella fase di progettazione e di creazione del software. Questa è, nei fatti, una  guerra ad Android e non a Samsung.

Visto che è Google ad occuparsi dello sviluppo di Android non sarebbe stato possibile per Samsung influenzare funzioni come la ricerca, che risiede ad un livello sufficientemente basso da non essere influenzata nè influenzabile dagli OEM – dopotutto, è il campo d’elezione e d’azione di Google. Apple, però, non fa la guerra direttamente a Google come potrebbe decidere di fare, bensì scegliere di battagliare con Samsung, visto che è questa che si occupa di commercializzare i dispositivi che montano Android.

L’unico mezzo in mano ad Apple per convincere la corte della veridicità delle proprie affermazioni è provare che le funzioni che sono state presumibilmente copiate sono state un fattore chiave per le vendite, nonchè provare che le vendite dell’iPhone hanno sofferto una diminuzione a causa del Galaxy Nexus. Non sono un esperto in materia legale, ma penso che sarà molto difficile per Apple provarlo – soprattutto visti i numeri ridicoli che un Nexus genera in confronto a modelli come il Galaxy S II o l’iPhone 4S. Inoltre, nella media degli utenti chi sceglie un Nexus non sceglierebbe mai un iPhone al suo posto, al limite come smartphone complementare.

Come già detto, Apple sta puntando molto sul brevetto relativo alla “ricerca unificata” che è presente sul Nexus e che sarebbe una “copia spudorata” di Siri – sappiamo tutti che è presente dalla prima versione di Android una funzione di ricerca vocale, che è ovviamente migliorata e si è evoluta col tempo. Samsung afferma che pochissimi erano al corrente di questa funzionalità e che, pertanto, non è possibile considerare questa funzionalità un fattore primario nella vendita del dispositivo.

Per ora siamo ancora al processo preliminare. Il processo vero e proprio inizierà nel Marzo 2014, quando ormai il Galaxy Nexus non conterà più nulla e sarà già presente l’iPhone 5S (o 6). Per allora Apple potrebbe aver perso totalmente importanza in campo mobile e Windows Phone potrebbe essere la prima piattaforma per vendite. Non sappiamo quale sarà la situazione per allora, ma una cosa è certa: fra un anno e mezzo la situazione sarà differente rispetto a quella odierna. Quanto senso avrà parlare di eventi relativi a due anni prima, in un mondo in cui sei mesi sono ere geologiche e dove prodotti di un anno prima sono più che obsoleti? La risposta più ovvia è “molto poco”.