Secondo quanto affermato da Tae Moon Roh, Vice Presidente della sezione Ricerca&Sviluppo di Samsung, il Galaxy Note, che tutti conosciamo come genitore di tutti i phablet, avrebbe potuto essere molto diverso da quello che conosciamo.

In particolare, il dirigente rivela che il team che ha lavorato allo sviluppo del phablet  ha speso un sacco di tempo per cercare il modo migliore di inserire la S Pen all’interno del Galaxy Note, ipotizzando anche un collegamento magnetico e la presenza di un secondo stilo molto più piccolo. Il primo prototipo si S Pen aveva le dimensioni di una comune penna, così gli ingegneri hanno dovuto lavorare per ridurre le dimensioni e riuscire ad infilarlo nella chassis di Galaxy Note.

“Adesso abbiamo superato tutte le difficoltà, ma ci abbiamo messo un anno per capire come ridurre le dimensioni della S Pen. Abbiamo dovuto ridurre le dimensioni di alcuni componenti interni al phablet per ricavare lo spazio necessario ad alloggiare la S Pen. Abbiamo anche dovuto inserire uno strato nel display dedicato al riconoscimento della scrittura manuale”

Queste le parole di Tae Moon Roh, che ha proseguito accennando al prossimo membro della famiglia Galaxy Note.

“Quando presenteremo il prossimo modello, tutti i vostri bisogni saranno soddisfatti. Non posso fornirvi tutti i dettagli ma per il prossimo anno siamo pronti per nuove funzioni ed innovazioni. Ne avete avuto un assaggio con Galaxy Note 4, il prossimo anno le innovazioni verranno migliorate ed evolute”

Viste le difficoltà che sta incontrando in questo periodo, è normale che Samsung riponga molte speranze nei sui flagship, il Galaxy S6 (conosciuto come Project Zero) e il Galaxy Note 5, In ogni caso quello che dovrà fare Samsung sarà ristabilire il corretto assetto, prima di pensare agli acquirenti, se vuole sopravvivere al tornado Xiaomi e compagnia bella.

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