Samsung sembra non andare molto d’accordo con i tribunali. Stavolta, però, è in buona compagnia: guai in arrivo anche per Huawei.

Partiamo dalle vicende del colosso coreano. Il numero uno della compagnia, Jay Y. Lee, è stato accusato in patria di aver corrotto nientemeno che la Presidente, Park Geun-hye, e la sua confidente Choi Soon-Sil.

Le accuse parlano di mazzette per un totale di oltre 36 milioni di dollari, cifra che sarebbe finita spesa in acquisti per benefit volti direttamente ad ingraziarsi il Presidente. Il capo di Samsung è anche accusato di appropriazione indebita e falsa testimonianza. In settimana è atteso un verdetto, e dall’ufficio del giudice fanno sapere che “le condizioni economiche del Paese sono importanti, ma l’amministrazione della giustizia ha la precedenza“.

Naturalmente Samsung rigetta le accuse: si prepara una battaglia legale infuocata.

Per quanto riguarda invece Huawei, alcuni suoi dirigenti di medio e alto livello sono stati arrestati con l’accusa di aver fornito materiale interno, ovviamente secretato, a LeEco, uno dei principali concorrenti, almeno sul mercato asiatico.

LeEco è intervenuta direttamente sulla questione, dichiarando di non aver mai ricevuto alcuna informazione da parte degli arrestati. Ha comunque ammesso che tra le due compagnie sono in fase di dibattito alcune dispute riguardanti dei brevetti. Anche in questo caso, si prospettano scintille.