Samsung Galaxy S8, futuro top di gamma del colosso coreano, potrebbe essere caratterizzato dalla presenza della tecnologia Y-OCTA che era stata già introdotta sull’ormai defunto Samsung Galaxy Note 7.

In sostanza, grazie alla tecnologia Y-OCTA, nel display di Samsung Galaxy S8, come in quello del Galaxy Note 7, durante il processo di produzione verrà integrato anche il digitalizzatore, eliminando così un eventuale strato aggiuntivo necessario per i sensori di tocco.

Infatti, generalmente sugli schermi curvi viene applicata una pellicola con degli elettrodi collegati al display principale. La tecnologia Y-OCTA permette di posizionare gli elettrodi all’interno dello schermo durante il processo di produzione dello stesso, con una sensibile riduzione dello spessore del dispositivo e dei costi di produzione. Quest’ultimo fatto grazie al venir meno della necessità di Samsung di affidarsi a fornitori terzi per ottenere le pellicole dotate dei sensori.

Secondo le fonti coreane, tale tecnologia verrà implementata solo nella variante più piccola del Galaxy S8. Secondo le ultime indiscrezioni infatti, lo smartphone dovrebbe essere lanciato in due versioni: una con display da 5,7 pollici e una da 6,2 pollici.

Sebbene si tratti di indiscrezioni e manchi ancora qualche mese al Mobile World Congress 2017 di Barcellona che si terrà a febbraio, le informazioni disponibili sembrano essere promettenti. Riuscirà Samsung a far dimenticare la vicenda del Galaxy Note 7? Vedremo.