La situazione riguardo il blocco regionale dei dispositivi Samsung non è certo di quelle più chiare, e per questo motivo l’azienda Sud-Coreana ha deciso di chiarire un po’ il “funzionamento” di questo strano meccanismo di blocco. Ovviamente, come già sappiamo, il blocco regionale dei dispositivi viene introdotto con l’aggiornamento ad Android 4.3 Jelly Bean ed interesserà Galaxy S4, Galaxy Note 3 e Galaxy Note 2.

Samsung afferma che il blocco è stato introdotto per contrastare l’importazione illegale di dispositivi da una nazione ad un’altra ed, infatti, non si potrà utilizzare un Samsung importato da una nazione se al suo interno è stata inserita una SIM Card non destinata alla stessa nazione. Ad esempio, non possiamo utilizzare un Galaxy S4 importato dagli USA con una SIM Italiana. Bisogna quindi utilizzare uno smartphone Samsung destinato all’Europa con una SIM Italiana. Ovviamente il discorso vale per tutte le nazioni.

Oltre questo, però, ci si mette una ulteriore complicazione a rendere le cose più difficili, e cioè che per eliminare il blocco regionale dovranno essere raggiunti 5 minuti di chiamate (ricevute o effettuate) all’interno del proprio Paese. Nel caso in cui non si avesse questa possibilità, ci si potrà recare ad un centro assistenza Samsung per rimuovere il blocco.

L’azienda Sud-Coreana vuole quindi tutelarsi da importazioni illegali di dispositivi, anche se in effetti non è ancora chiaro cosa si intenda per “importazioni illegali”, visto che nel corso degli anni non è stato mai sollevato un problema del genere da nessuna azienda e da nessun organo. Per cui resta ancora avvolto dal mistero il motivo di questa decisione da parte di Samsung.

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