Dopo che un importante dirigente di Samsung è stato arrestato dalla polizia sud coreana per aver cercato di vendere segreti industriali a concorrenti cinesi, sono trapelate nuove indiscrezioni relative al chipset Exynos 8895. Si tratta infatti del SoC che dovrebbe essere utilizzato in Samsung Galaxy S8, lo smartphone che dovrebbe rilanciare il colosso sud coreano dopo le disavventure di Galaxy Note 7 e delle sue batterie esplosive.

Il chipset che dovrebbe essere utilizzato per Samsung Galaxy S8 dovrebbe utilizzare la nuovissima GPU Mali-G71 progettata da ARM e in grado di offrire prestazioni 1,8 volte superiori rispetto alla GPI Mali-T880 MP12 utilizzata su Exynos 8890, il SoC di Galaxy S7 e Galaxy S7 edge.  Sulla carta la nuova GPU è più performante di quella che dovrebbe equipaggiare il prossimo Snapdragon 830 di Qualcomm, almeno secondo quando riportano i benchmark di GFXBench.

Per ottenere risultati così straordinari la GPU Mali-G71 utilizza la nuova architettura Bitfrost di ARM, compatibile con le API Vulkan, OpenGL ES 3,2, GPU Compute, Android RenderScript e in grado di offrire esperienze d’uso di altissimo livello in 4K e in realtà virtuale. Grazie ad una frequenza operativa di 850Mhz e all’utilizzo di una tecnologia costruttiva a 16 nanometri la GPU è in grado di fornire un throughput di ben 27,2 Gigapixel al secondo, il doppio di quanto offre una GPU Mali T880 che lavora alla stessa frequenza.

L’utilizzo della nuova GPU potrebbe essere stato reso necessario dall’utilizzo di un display 4K che dovrebbe equipaggiare il nuovo Galaxy S8 anche se per avere alcune conferme più attendibili sarà necessario attendere ancora qualche mese. Del resto il lancio del nuovo flagship non dovrebbe avvenire prima del prossimo anno quindi per il momento dobbiamo accontentarci di supposizioni e indiscrezioni non confermate.