Blackview è un marchio cinese emergente che realizza prodotti di buona qualità ad un prezzo molto basso. Il Blackview Alife P1 Pro è uno smartphone di fascia bassa con schermo da 5.5 pollici che scimmiotta il design di prodotti più noti come l’iPhone 6 unendovi un comparto hardware rispettabile e un software discreto – in relazione alla fascia di mercato, ovviamente. Con un prezzo intorno ai 110€, il Blackview Alife P1 Pro è un dispositivo discreto, ma purtroppo nulla più: scopriamolo nella nostra recensione.

Hardware & connettività

Anche Blackview ricorre alle piattaforme MediaTek con configurazioni già viste su tanti altri smartphone: il processore è un MediaTek MT6735 quad-core a 64 bit, con una frequenza massima di 1.3GHz, che riesce ad esprimere una potenza appena sufficiente – questo smartphone riesce a totalizzare circa 20’000 punti su AnTuTu. Ad accompagnare la CPU troviamo 2GB di memoria RAM e 16GB di memoria interna non partizionata, di cui circa 9.5GB sono disponibili all’utente. È possibile l’espansione tramite microSD (fino a 32GB).

A completare il quadro tecnico troviamo il classico insieme di connettività (WiFi 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.0, GPS, 4G LTE), fotocamera principale da 13 megapixel e frontale da 5 megapixel, supporto a due SIM e il classico HotKnot.

Blackview Alife P1 Pro 5

La presenza di un lettore di impronte digitali è insolita su uno smartphone di questa fascia di prezzo, ma è tra i migliori visti fin qui sugli smartphone cinesi: trovate un approfondimento in merito nella sezione dedicata al software.

Parte telefonica & antenne

Il Blackview Alife P1 Pro non spicca per la sua capacità di ricezione, né sul fronte della rete cellulare né su quello del WiFi, che sono nella media. La qualità in chiamata è sufficiente in entrambi i sensi. Il vivavoce non è dei migliori: l’audio, anche se a volume elevato, non è di alta qualità.

Una nota particolarmente negativa: il WiFi si spegne sempre quando lo smartphone va in sospensione, anche se nelle impostazioni viene riportato di non spegnerlo mai, e non c’è modo di farlo rimanere attivo. Questo aumenta l’autonomia, ma rende di fatto impossibile continuare a ricevere le notifiche quando si è collegati al WiFi.

Ergonomia, Design & Materiali

Il design del Blackview Alife P1 Pro non è così vagamente reminiscente di quello dell’iPhone 6 dato che, anzi, lo scimmiotta piuttosto esplicitamente. Molti dettagli sono simili, se non identici; alcuni esempi sono la griglia sul lato inferiore da dove esce il suono, il bordo arrotondato e il posizionamento dei tasti fisici, il tasto “home” fisico (anche se quadrato anziché circolare). Il design non è certo originale, ma è quantomeno abbastanza piacevole; l’unico aspetto a mio avviso opinabile è la colorazione rosa-dorata della cornice.

Blackview Alife P1 Pro 2

Il Blackview Alife P1 Pro è realizzato totalmente in plastica, per di più di qualità mediocre: anche se la cornice esterna appare solida, la plastica della cover posteriore sembra fragile (anche se, in realtà, si flette molto bene senza danni), ma dà la sensazione di una plastica di qualità abbastanza bassa. Il vetro è di tipo “2.5D”, cioè è leggermente curvo ai bordi; questo effetto è però totalmente vanificato dalla presenza di una cornice in plastica attorno al vetro stesso, la quale crea una scanalatura in realtà abbastanza fastidiosa.

Blackview Alife P1 Pro 4

L’ergonomia risente molto della presenza di cornici decisamente abbondanti che portano le dimensioni a 156 x 78.6 x 8.5 mm; impugnare il telefono con una sola mano non è semplice e l’ingombro in tasca non è da sottovalutare se non avete tasche più che ampie. Oltre a ciò, la plastica è liscia e fa sì che lo smartphone tenda a diventare un po’ come una saponetta nel caso lo si impugni con una mano sola. Nel complesso, quindi, ci si poteva aspettare di più. Il peso è pari a 163g: il Blackview Alife P1 Pro non è quindi di certo un peso piuma.

Blackview Alife P1 Pro 3

Nella parte bassa del lato frontale sono presenti tre tasti: menù, home e indietro. Il tasto home è a pressione, mentre gli altri due sono a sfioramento. Inspiegabile la scelta di inserire un tasto con il simbolo del multitasking che, però, funge da tasto menù (il quale, peraltro, dovrebbe già essere abolito da un bel po’); si accede alla schermata del multitasking tenendo premuto il tasto home. Buona, in ogni caso, la sensibilità dei tasti a sfioramento (non retroilluminati, però).

Display, Audio & Multimedia

Lo schermo presente sul Blackview Alife P1 Pro ha una diagonale di 5.5 pollici e una risoluzione di 1280×720 pixel (HD). Il pannello di tipo IPS non è della migliore qualità e, nonostante gli angoli di visione abbastanza buoni, ha colori non particolarmente brillanti e neri poco profondi. Il bianco ha una temperatura troppo elevata e tende all’azzurro, con la conseguenza che tutti i colori appaiono più freddi del dovuto; con una temperatura più bassa di qualche centinaio di Kelvin il problema sarebbe indubbiamente meno visibile.

Blackview Alife P1 Pro 8

La luminosità adattiva non funziona correttamente e tende a impostare un livello di luminosità troppo elevato rispetto alla luce ambientale disponibile; il tempo di reazione del sensore di luminosità è estremamente lento e sono necessari circa 3 secondi prima che lo schermo adatti la sua luminosità.

Il vetro anteriore è coperto di fabbrica da una pellicola protettiva che, purtroppo, pare fatta apposta per accumulare sporco e ditate: il risultato è che la qualità dell’immagine è pesantemente degradata e diventa difficile leggere lo schermo con forte luce ambientale.

Blackview Alife P1 Pro 9

L’audio è di qualità abbastanza bassa: sono presenti distorsioni al massimo del volume, compensate da un accenno di bassi, ma l’impressione generale è che l’altoparlante non arrivi a riprodurre correttamente altro all’infuori delle suonerie. Si rendono necessari un altoparlante o delle cuffie.

Il lettore integrato non supporta l’audio nei formati DTS e AC3, ma supporta correttamente i formati video MKV, MP4 e DivX.

Fotocamera

La fotocamera principale del Blackview Alife P1 Pro ha una risoluzione pari a 13 megapixel ma, nonostante questo, appare limitata: analizzando le foto con un forte zoom si possono notare alcuni particolari che fanno dedurre che si tratta, probabilmente, di un sensore da 8 megapixel interpolato a 13 megapixel. Le ragioni principali di questa conclusione sono due:

  • i dettagli non sono particolarmente fini ed è presente una quantità più che notevole di rumore d’immagine;
  • i colori sono uniformati, come se fosse stato applicato un filtro di smoothing aggressivo per ridurre il rumore d’immagine e, in qualche modo, cercare di mascherare il fatto che si tratta di un sensore inferiore rispetto alle specifiche diffuse. Il filtro di smoothing è visibile in particolare nelle zone fuori fuoco (vedi foto qui sotto), anche senza effettuare molto zoom.

Blackview Alife P1 Pro 6

Gli scatti che si ottengono sono mediocri, con colori non perfettamente naturali e abbastanza scuri. La sensazione generale è quella di una sotto-saturazione dei colori e di una bassa esposizione. Le luci vengono bruciate facilmente anche quando non sono particolarmente intense. Curiosamente gli scatti in zone di penombra danno risultati simili a quelli in piena luce.

Il flash è a singolo LED nonostante l’apparenza che induce a credere che sia a doppio LED. La luce emessa è sufficiente per utilizzare il Blackview Alife P1 Pro come torcia, ma non è tra le più potenti viste su questi smartphone cinesi.

Batteria

La batteria (rimovibile) del Blackview Alife P1 Pro ha una capacità di 3000mAh e riesce a garantire una autonomia sufficiente: si va dalle 3 ore circa complessive di schermo acceso con uso intenso (sincronizzazione due account email, uso di app dei social network, un po’ di gioco) alle quasi 4 ore con un uso più rilassato (senza social network e giochi).

Blackview Alife P1 Pro 7

Non abbiamo quindi a che fare con una autonomia da record nonostante la capacità generosa della batteria e l’hardware che dovrebbe essere parco nei consumi. Se una durata sopra la media è il vostro obiettivo, questo smartphone non fa per voi.

Software

Blackview ha scelto Android 5.1 Lollipop per l’Alife P1 Pro e, nonostante gli errori di battitura ridicoli (“Andriod 5.1”), si tratta di una buona implementazione che risulta veloce e fluida. Questa è, di fatto, la solita ROM MediaTek con poche aggiunte qui e lì.

Tra le funzionalità tipiche dei dispositivi con processori MediaTek troviamo la gestione delle schede SIM, delle gesture a schermo spento e di quelle a distanza per sfogliare la galleria, assieme agli screenshot con tre dita e la programmazione di accensione e spegnimento.

Troviamo anche il tasto per chiudere tutte le applicazioni nella schermata multitasking, la cui implementazione è la migliore vista fin qui: il tasto rispetta appieno le linee guida del Material Design ed assomiglia al tasto FAB (Floating Action Button), il che lo rende ben amalgamato col resto del sistema.

Purtroppo il blocco schermo non è dei più funzionali: non solo non mostra le notifiche, ma non è neppure possibile abbassare la tendina anche se non è presente un blocco e anche attivando le opportune opzioni nelle impostazioni.

Il launcher è stato modificato e ha la classica interfaccia con le icone direttamente sul “desktop” à la iOS; sono state però aggiunte due pagine aggiuntive sulla destra tramite le quali è possibile accedere in via diretta alla musica e al riproduttore multimediale nella prima e alla fotocamera e alle foto scattate nella seconda. Si tratta, però, di teoria, perché nella pratica le fotografie non vengono mostrate nella pagina dedicata e abbiamo accesso soltanto a delle foto preimpostate (anche se vengono correttamente riportate data e ora delle ultime foto scattate). Nella parte bassa sono presenti dei collegamenti veloci per accedere alle applicazioni dedicate. Questo è un concept interessante che differisce dalla stragrande maggioranza dell’offerta presente sul mercato: speriamo che altri prendano esempio e propongano idee differenti.

Un difetto del launcher è l’inserimento automatico di ben due icone ad ogni installazione di una applicazione: non è chiaro il motivo di questo fatto, che crea molta confusione.

Il sistema è abbastanza fluido e veloce e non soffre di impuntamenti; nonostante l’hardware di fascia bassa, il Blackview Alife P1 Pro è in grado di garantire prestazioni sufficienti ad accompagnare l’utente in tutte le attività quotidiane senza particolari difficoltà; l’unico caveat da tenere presente è che non ci si possono aspettare gli stessi risultati di uno smartphone più costoso (e, di conseguenza, più prestante).

Da segnalare che il launcher sembra ogni tanto avere problemi che lo portano a consumare grandi quantità di energia (e, di conseguenza, ad abbattere l’autonomia dello smartphone).

Lettore di impronte

Menzione speciale merita il lettore di impronte, che risulta molto più flessibile e capace dei lettori visti fin qui su prodotti concorrenti come Ulefone Be Touch. Mentre la stragrande maggioranza dei lettori impiegati sugli smartphone cinesi (e non solo!) richiede che il dito sia nella stessa posizione di quando si registra l’impronta, con una tolleranza alle variazioni davvero minima, in questo caso il lettore riesce a riconoscere le impronte anche se il dito è ruotato (anche di 180°!). Il tempo di riconoscimento è di poco più di un secondo. È possibile registrare fino a 5 impronte differenti.

L’unico aspetto negativo è la mancanza di feedback in caso di errore o di mancato riconoscimento: se non avviene nulla, l’impronta non è stata riconosciuta.

Si tratta, quindi, di una delle migliori implementazioni possibili, che dà grande libertà all’utente e, soprattutto, che funziona veramente bene.

Browser Web

Il caricamento delle pagine è abbastanza lento con qualunque browser e, per questo, è necessaria un po’ di pazienza. La navigazione, una volta completato il caricamento, è accettabilmente veloce

Gaming

Non ci si possono aspettare grandi prestazioni e, infatti, il Blackview Alife P1 Pro non le offre. Anche con giochi relativamente datati come Riptide GP2, ottimo però per testare i dispositivi di fascia bassa, il Blackview Alife P1 Pro soffre di rallentamenti e cali di framerate, soprattutto nelle scene più concitate e affollate. È quindi possibile giocare con questo smartphone, ma solo se non avete grosse pretese in termini di dettaglio grafico e fluidità.

In conclusione

Il Blackview Alife P1 Pro non è un grande smartphone, ma riserva alcune sorprese: la migliore è sicuramente il lettore di impronte, che vorrei vedere su tutti i dispositivi cinesi che lo propongono per via della sua flessibilità e dell’ottimo funzionamento. Il resto però tratteggia il quadro di uno smartphone mediocre, decente solo in rapporto alla fascia di prezzo molto bassa in cui è collocato.

Ancora una volta, come spesso accade con i dispositivi prodotti da aziende cinesi poco note, si comprano oggetti che valgono esattamente quello che costano e non un centesimo di più: in un mercato fatto di prezzi gonfiati questo non è poco, ma il Blackview Alife P1 Pro non è un affare. Con un prezzo inferiore di 15 o 20 Euro sarebbe stato decisamente più consigliabile. Anche così, certamente, non se la cava male, ma ci sono alternative migliori rimanendo sotto i 150€: il Lenovo K3 Note è ottimo una volta sostituito il software di fabbrica, il Bluboo X550 è un altro mondo e Motorola Moto E 2015 gode di garanzia occidentale e ha un supporto sicuramente maggiore.

Blackview Alife P1 Pro è una soluzione di compromesso: uno smartphone dal grande schermo e con lettore di impronte (ottimo) a poco prezzo. A voi la valutazione sull’acquisto a seguito della nostra recensione.

Potete acquistare il Blackview Alife P1 Pro su GeekBuying.com.

Pagella

6.5
Display
7
Ergonomia
6.7
Hardware
6.5
Software
6.5
Batteria
6
Fotocamera
6.5
Qualità/prezzo
6
Materiali
5.5
Audio
6.5
Esperienza Utente
6.3