ASUS Chromebit è il nome dell’ultimo dispositivo con Chrome OS a bordo targato ASUS. L’azienda taiwanese ha da poco lanciato anche sul mercato italiano questo mini-PC, che si caratterizza per il formato piuttosto ridotto e per i consumi al minimo. Ci sono, però, anche molti limiti che ne rendono i possibili impieghi molto ridotti e adatti solo a certi casi d’uso: scopriamo quali nella nostra recensione.

Video recensione di ASUS Chromebit

Hardware

ASUS Chromebit punta ad essere economico e a fornire hardware che sia commisurato alla sua destinazione d’uso ideale – gestione di qualche video online, documenti, email, navigazione. Il produttore ha quindi inserito hardware di fascia bassa all’interno del dispositivo, pur riservando una certa attenzione alla connettività.

Il processore è un Rockchip RK3288-C quad-core, cui si affiancano 2GB di memoria RAM e 16GB di memoria interna. Fin qui sembra più uno smartphone o un tablet che un mini-PC, e in effetti il concetto non è dissimile: a cambiare, in fondo, sono soltanto il formato del dispositivo e il sistema operativo. La connettività è affidata ad un modulo che gestisce WiFi 802.11b/g/n/ac e Bluetooth 4.0. È presente una sola porta USB, ma approfondiremo questo aspetto più avanti.

ASUS Chromebit 2

Il difetto principale di questo dispositivo è la presenza del solo connettore HDMI. Se avete un monitor senza altoparlanti, come nel mio caso, dovrete rinunciare all’audio perché non esiste una uscita dedicata. A meno che non venga installato su un monitor con altoparlanti integrati oppure su un televisore, quindi, l’ASUS Chromebit non può essere utilizzato nemmeno per guardare video su YouTube o ascoltare musica in streaming.

La sola porta USB limita decisamente le possibilità di espansione e di collegamento di periferiche al Chromebit: per usare tastiera e mouse USB, ad esempio, è necessario usare un hub e questo non è sempre semplicissimo se si collega il Chromebit ad un televisore. La connettività Bluetooth si rivela indispensabile per connettere tastiera e mouse, ma inserire una seconda porta USB o una porta micro-USB con OTG avrebbe sicuramente reso le cose più semplici.

ASUS Chromebit 3

La presenza della connettività WiFi 802.11ac è decisamente benvenuta e dà una marcia in più alle possibilità di impiego dell’ASUS Chromebit come dispositivo di intrattenimento multimediale, dato che non limita la banda per lo streaming di contenuti da Internet o dalla rete locale.

Design & Materiali

Il design è molto semplice ma allo stesso tempo efficace: ASUS Chromebit è, fondamentalmente, una grossa chiavetta con i lati arrotondati e il guscio in plastica nera. Le dimensioni sono pari a 123 x 31 x 17 mm, mentre il peso è di 75g: il vantaggio principale di questo dispositivo, così come dei mini-PC simili in genere, è proprio la loro facile trasportabilità con conseguente possibilità di utilizzo del proprio PC anche in luoghi diversi dalla casa o dall’ufficio.

ASUS Chromebit 4

ASUS Chromebit è ben costruito e solido, come d’altronde è abitudine per il produttore taiwanese.

Software

Non molto è cambiato rispetto a quando avevo provato Chrome OS un anno fa circa: potete leggere di più nella rubrica Alla scoperta di Chrome OS. La situazione è rimasta abbastanza immutata: se è vero che sono state apportate delle modifiche a Chrome OS (non tutte positive, peraltro: il nuovo menù “Start” è meno comodo ed intuitivo del precedente), l’esperienza di base è identica con tutto quello che ne consegue. Il problema fondamentale rimane la ristrettezza intrinseca delle funzionalità: Chrome OS è un sistema operativo fatto per fruire dei contenuti online e, al più, per creare qualche documento. Non è un sostituto di sistemi operativi più “tradizionali” come Windows, Linux e OSX, ma è ideale per un dispositivo come Chromebit che può essere utilizzato per rendere più “smart” un televisore o per avere un dispositivo con cui accedere alla Rete facilmente.

Chrome OS è l’ideale per i più giovani e per chi è più avanti con l’età e non può (o non vuole) confrontarsi con sistemi più complessi e che richiedono comunque un tempo relativamente lungo per l’apprendimento; se le funzionalità di cui si ha bisogno sono estremamente ridotte un dispositivo come ASUS Chromebit può essere una soluzione valida ed economica.

È possibile usare ASUS Chromebit sia da un tradizionale monitor (perdendo, però, l’audio nel caso in cui non siano presenti altoparlanti integrati) sia da un televisore. Nel secondo caso si può notare che il sistema non è stato pensato per questo utilizzo, ma funziona comunque piuttosto bene: seppur non tutti i testi siano perfettamente leggibili come accadrebbe usandolo alla scrivania, l’esperienza è comunque positiva e dopo un minimo di adattamento si utilizza senza difficoltà.

Non ci sono problemi a gestire i contenuti in Full-HD provenienti da YouTube, ma chiaramente il multitasking è limitato dalla ridotta potenza della CPU e dalla scarsità della RAM. Non è possibile aprire più di quattro-cinque schede di Chrome e un paio di applicazioni senza incorrere in rallentamenti.

In conclusione

ASUS Chromebit è ideale come dispositivo secondario o per un pubblico lontano dal mondo tecnologico e che ha bisogno di una soluzione semplice da utilizzare e con poca manutenzione. Le prestazioni sono sufficienti per un uso leggero e per utilizzare il Chromebit come dispositivo che gestisce la parte smart di un televisore.

Considerando il prezzo di poco più di 100€ su Amazon.it al momento, ASUS Chromebit è un dispositivo che mi sento di consigliare a patto che si tengano bene in conto le limitazioni della piattaforma e dell’hardware: non è un prodotto per tutti e non è un sostituto per un dispositivo con Windows o altri sistemi operativi.

Pagella

6.5
Hardware
7.8
Software
7.2
Qualità/prezzo
7
Materiali
7
Esperienza Utente
7.1