Lo Snapdragon 810, almeno inizialmente, si è rivelato un progetto sviluppato con alcuni errori di base che hanno portato a grosse problematiche dovute ad una eccessiva produzione di calore. Per ovviare al problema le soluzioni sono state diverse, anche se la migliore sembra quella adottata da OnePlus, che grazie ad opportuni accorgimenti è riuscita ad imbrigliare e tenere sotto controllo lo Snapdragon 810.

Forte dell’esperienza avuta quest’anno, Qualcomm ha cambiato radicalmente la strategia per il prossimo SoC che si chiamerà Snapdragon 820, differente su tutta la linea rispetto al predecessore. Al posto dei core ARM Cortex verrà utilizzata una soluzione proprietaria, ovvero i core Kryo funzionanti inizialmente ad una frequenza di 2,2 GHz.

Secondo i test effettuati da Qualcomm la nuova CPU dello Snapdragon 820 sarà due volte più veloce della precedente con una efficienza energetica doppia rispetto a Snapdragon 810. Il merito principale dei miglioramenti va sicuramente ascritto alla nuova tecnologia produttiva, visto che Qualcomm utilizza un processo FinFET a 14nm, quasi certamente quello di Samsung anche se non ci sono conferme ufficiali.

I nuovi core Kyro saranno affiancati dalla nuova GPU Adreno 530, la prima della nuova serie, in grado di supportare le più recenti librerie OpenGL ES, OpenCL e Vulcan. Anche la nuova GPU sarà più veloce ed efficiente nell’ordine del 40% rispetto alla “vecchia” Adreno 430. Dovremo attendere i primi mesi del 2016, quando verranno commercializzati i primi dispositivo equipaggiati con Snapdragon 820, per valutare l’effettiva bontà del nuovo chipset. ma le premesse sembrano ottime.

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