In occasione della giornata inaugurale del CES 2017, che ha preso il via oggi a Las Vegas, Qualcomm ha presentato ufficialmente il suo nuovo chipset Snapdragon 835, destinato ad animare i flagship del 2017, grazie a tantissime novità che lo renderanno ancora una volta il punto di riferimento nel mondo Android.

La prima novità è rappresentata dall’utilizzo del processo produttivo a 10 nanometri di Samsung, che si è occupata della produzione dei chipset per conto del chipmaker californiano. Le ridotte dimensioni, unite a un consumo inferiore ai predecessori, permetterà ai produttori di avere maggiore spazio a disposizione per altri componenti, come batterie o altri sensori.

Pur avendo ridotto le dimensioni ai minimi termini, Qualcomm Snapdragon 835 è dotato di un modulo WiFi 2×2 802.11 ac MU-MIMO, implementando un sistema di condivisione delle antenne per contenere lo spazio occupato. Il chip WiFi condivide dunque le antenne con il Bluetooth 5.0, altra anteprima assoluta, e il modulo X16 Gigabit LTE, anch’esso nuovo di zecca.

Il pezzo forte del nuovo chipset è ovviamente la CPU dotata di otto core Kryo 280, quattro dei quali funzionanti ad una frequenza massima di 2,45GHz e quattro alla frequenza di 1,9GHZ.  Grazie ad una serie di controlli software, lo Snapdragon 835 sarà in grado di utilizzare solo i processori necessari, assicurando il minor consumo possibile.

Qualcomm non ha ovviamente trascurato il comparto grafico e la nuova GPU Adreno 540 è in grado di assicurare una esperienza fluida in qualsiasi situazione, specialmente nell’utilizzo con applicazioni in realtà virtuale. Sono tante le implementazioni che permetteranno di avere immagini perfette in qualsiasi condizione, ottimizzando la visione diretta e mantenendo a livelli accettabili la vista periferica.

Migliora inoltre il supporto alle fotocamere con doppio sensore, senza ovviamente dimenticarsi dei tradizionali sistemi a sensore singolo, che potranno usufruire di un sistema di autofocus ibrido integrato nel chipset. Non mancano inoltre la stabilizzazione elettronica di terza generazione, funzionante anche alle risoluzioni più elevate, mentre il nuovo DSP Hexagon 682 e l’ISP Spectra 180 garantiscono un’esperienza multimediale di altissimo livello.

Tutte queste innovazioni non andranno però a incidere sull’autonomia, visto che il nuovo processo produttivo a 10 nanometri assicura una migliore efficienza energetica, migliore del 25% rispetto ai chipset Snapdragon 820/Snapdragon 821. Il nuovo sistema di gestione intelligente delle CPU permetterà inoltre di ridurre ulteriormente i consumi garantendo una autonomia di ottimo livello. A tutto questo si aggiunge la tecnologia Quick Charge 4 che garantisce 5 ore di chiamate con appena 5 minuti di ricarica.

L’ultimo aspetto dello Snapdragon 835, non meno importante dei precedenti, è quello legato alla sicurezza. Grazie alla piattaforma hardware Haven viene creato un ambiente sicuro per l’esecuzione dei processi utilizzando PIN e impronte digitali per autenticare l’utente e riconoscimento facciale e dell’iride per autenticare la fotocamera.

Snapdragon 835 dispone inoltre di un framework che utilizza la libreria TensorFlow di Google per creare un software neurale di machine learning da utilizzare per migliorare alcune funzioni fotografiche, VR, di sicurezza e per gli assistenti personali.

Chiudiamo con una piccola curiosità, legata alla scelta della sigla. Tutti infatti si aspettavano che il nuovo chipset venisse chiamato Snapdragon 830 ma una indagine interna condotta tra i dipendenti di Qualcomm ha evidenziato che la gente riteneva migliore la sigla 835, che sembrava più nuova di un “semplice” 830. Qualcomm ha voluto inoltre avere l’ultima parola sul nome, spiazzando in qualche modo i leaker che davano per scontato l’utilizzo del nome Snapdragon 830. A breve dovremo vedere le prime implementazioni del nuovo chipset, ma sarà necessario attendere almeno fino al MWC 2017, in programma per il prossimo mese.