Qualcomm è pronta ad entrare nel settore dell’Internet delle cose, o IoT, grazie ai suoi nuovi processori Snapdragon 410E e Snapdragon 600E. In realtà, questi due chipset non si discostano molto, dal punto di vista tecnico, dai quasi omonimi dedicati agli smartphone.

Infatti lo Snapdragon 410 è stato il primo processore mobile a 64 bit dell’azienda, che ora sembra aver deciso di adattarlo all’utilizzo su elettrodomestici, apparecchi di vario genere e tutto ciò che può essere animato dall’Internet delle cose. Come quest’ultimo, anche lo Snapdragon 600 ha guadagnato una “E” nel nome ed è stato dedicato all’utilizzo IoT.

I dettagli tecnici dei nuovi Snapdragon 410E e 600E, come anticipato, non differiscono eccessivamente dalle rispettive versioni per smartphone. La frequenza di clock è minore: sul 410E è fissata a 1,2 GHz, mentre sul 600E arriva a 1,5 GHz; il primo supporta sensori d’immagine fino a 13 megapixel mentre il secondo, fino a 21 megapixel, oltre a display con risoluzione 2K. Entrambi sono quad-core e hanno il supporto per la riproduzione e la registrazione di video in 1080p; infine il Bluetooth è nella versione 4.1.

Si tratta di un momento davvero importante nella storia dell’azienda. Per la prima volta, Qualcomm fornirà ad un distributore di terze parti i suoi Snapdragon; tale controparte è Arrow Electronics, con cui ha concluso un accordo di durata decennale e a cui, ogni produttore di dispositivi IoT si dovrà rivolgere se vorrà comprare la componentistica marchiata Qualcomm.

Siete pronti a riempire la vostra vita di “cose” animate da processori Qualcomm?