Durante il MWC 2015 Qualcomm ha ufficializzato alcune importanti novità (abbiamo già parlato della partnership con Cyanogen Inc.) ed ha speso alcune parole per preannunciare il SoC flagship della prossima generazione, lo Snapdragon 820.

Partiamo da quest’ultimo. Il chipset arriverà nelle mani dei produttori a partire dalla seconda metà del 2015 e rappresenterà una grossa innovazione rispetto all’attuale Snapdragon 810. In primo luogo Qualcomm passerà al processo produttivo FinFET (non sappiamo se a 16 o 14 nm) e abbandonerà i core ARM Cortex standard per passare alla architettura proprietaria Qualcomm Kryo a 64-bit (che succederà dunque alla Krait che tutti conosciamo).

Lo Snapdragon 820 sarà il primo SoC a supportare Qualcomm Zeroth, la piattaforma di computing cognitivo dell’azienda sviluppata per ottimizzare l’esperienza utente dei dispositivi mobili.

Grazie a Zeroth i dispositivi mobili di nuova generazione potranno offrire prestazioni fotografiche superiori, connettività intelligente, maggiore sicurezza, migliore comprensione delle abitudini dell’utente grazie all’always-on, prestazioni multimediali all’avanguardia etc.

Il colosso californiano ha presentato in data odierna anche il nuovo sistema Qualcomm Snapdragon Sense ID 3D Fingerprint Technology, la prima tecnologia mobile di autenticazione 3D con impronte digitali basata su tecnologia a ultrasuoni.

La piattaforma si basa sulla specifica FIDO (Fast IDentity Online) promossa dalla Alliance Universal Authentication Framework (UAF) per assicurare processi di autenticazione che non richiedono password.  Queste le parole di Qualcomm:

La tecnologia Snapdragon Sense ID 3D Fingerprint prevede l’utilizzo unico al mondo della tecnologia a ultrasuoni che ha rivoluzionato il passaggio della biometria dal 2D al 3D, assicurando una ben più elevata accuratezza, maggiori livelli di privacy e processi più sicuri. Siamo molto orgogliosi di portare la nostra unica e innovativa tecnologia di autenticazione biometrica basata su ultrasuoni ai produttori di dispositivi mobili e ai loro utenti, che si tradurrà in un deciso miglioramento della user experience.