OnePlus 3 è stato presentato da circa una settimana e sembra non aver avuto un giorno di pausa; dopo il problema della gestione della RAM (già risolto con un fix) ecco che arrivano nuove accuse per il flagship dell’azienda cinese, questa volta riguardanti il display.

Stando a quanto riportato nella recensione di AnandTech, il pannello AMOLED montato su OnePlus 3 (chiamato ottico dall’azienda, ma resta pur sempre un componente a firma Samsung) sarebbe molto simile a quello montato nell’originario Galaxy S, inclusa anche la calibrazione del gamut NTSC invece di sRGB.

Questa valutazione ha fatto avanzare nuove accuse, secondo le quali OnePlus avrebbe scelto un display “scadente” per risparmiare sui costi.

Carl Pei, co-fondatore di OnePlus, ha però smentito le accuse, spiegando le decisioni che hanno portato l’azienda a scegliere quel componente; innanzitutto si tratterebbe di una decisione “di prodotto” e non “di costo”, e la non ottimizzazione sRGB sarebbe dovuta alla considerazione di “nicchia”di tale aspetto (Pei ha però tranquillizzato gli utenti, confermando l’aggiunta della modalità sRGB nel prossimo aggiornamento di Oxygen OS).

Pei ci tiene inoltre a sottolineare come il conto dei materiali utilizzati per OnePlus 3 sia uno dei più alti tra i dispositivi sul mercato (se non il più alto); dopotutto questo nuovo smartphone presenta componenti rinomati (pensiamo al SoC Snapdragon 820) e materiali premium (la scocca in alluminio).

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