La “parolina magica” OnePlus, oramai, dĂ  il lĂ  alla mente a far scorrere in sequenza flagship killer, Dash Charge e Never Settle. L’associazione tra brand ed etichette e slogan è praticamente automatica. Espressioni tutte coniate da uno dei brand piĂą giovani legati al mondo della tecnologia, rese il piĂą possibile mainstream da una faraonica operazione di marketing, e legati indissolubilmente all’azienda cinese fondata nel 2013 da Carl Pei (ora passato a Nothing, da lui stesso fondata) e Pete Lau.

Coloro che masticano di tecnologia (poichĂ©, magari, affezionati lettori delle nostre pagine) probabilmente non hanno bisogno di un’introduzione sul marchio, ma in questa sede cercheremo di riassumerne passato, presente e futuro a beneficio tanto di chi cerca di saperne di piĂą su un’azienda a lui sconosciuta, quanto dei piĂą smaliziati, che non è detto abbiano preso appunti su tutta quanta la storia.

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Chi è OnePlus

L’azienda viene fondata a Shenzhen il 16 dicembre 2013 da Pete Lau e Carl Pei entrambi con un passato dirigenziale in OPPO, realtĂ  del settore bene affermata nel panorama cinese che, secondo le documentazioni pubbliche, è anche l’unico azionista della neonata start-up. Entrambi i cofondatori però negano l’eventualitĂ  che OnePlus possa essere un prolungamento di OPPO, relegando quest’ultima al ruolo di semplice investitore.

Storia degli smartphone OnePlus

OnePlus parte forte, e con il dinamismo che tuttora la contraddistingue il 22 aprile 2014 presenta OnePlus One. Il simpatico gioco di parole nasconde uno smartphone elevato da subito al ruolo di flagship killer 2014, ossia quello che con una dotazione hardware al top ed un prezzo di listino inattaccabile avrebbe “ucciso” top di gamma facenti capo ad aziende ben piĂą affermate: 299 dollari per la versione da 16 GB, 349 dollari per quella da 64 GB.

Gli ingredienti impiegati erano di prim’ordine, ma lo erano meno affidabilitĂ , assistenza e il famigerato sistema di acquisto ad inviti. L’azienda regge grazie a volumi di vendita notevoli per una startup, supera le tempeste e il 27 luglio 2015 reagisce presentando OnePlus 2. Nasce il flagship killer 2016, per dirla alla stessa maniera degli uomini marketing che tentavano di fissare il concetto nelle menti degli appassionati.

Lo smartphone migliora le criticità mostrate dal predecessore ma le tempeste non vengono spazzate via tutte, seppur stavolta non imputabili alla startup: a non convincere è il SoC utilizzato, lo Snapdragon 810 che non è passato alla storia come uno dei migliori di Qualcomm.

Nel corso dello stesso anno viene presentato OnePlus X, smartphone che ripropone l’hardware del modello One, eccetto per il display ridotto a 5 pollici, ad un prezzo di 249 dollari. Vista la tiepida la reazione dei fan, il progetto di un dispositivo piĂą piccolo ad un prezzo ancor piĂą favorevole viene accantonato e mai piĂą ripreso.

L’esperienza a Shenzhen passa come un’indicazione dei fan: vogliamo che cresciate e puntiate sempre piĂą in alto. Accontentati. Negli anni successivi OnePlus si lascia alle spalle i problemi di One, migliora estetica e fattura dei flagship aumentando l’offerta a due l’anno a partire da OnePlus 3 e OnePlus 3T: il secondo è una versione “rivista” del primo e contrassegnata dal suffisso T, “una [lettera] in piĂą della s di Apple” come dichiarò lo stesso Carl Pei.

Con OnePlus 5 e OnePlus 5T l’azienda prosegue il percorso di sviluppo consolidando i punti di forza e occupandosi di sistemare le criticitĂ  fisiologiche di una realtĂ  giovane. Il parere della folta community del forum officiale gode di una considerazione sempre crescente e vengono organizzati eventi, come quello per il lancio di OnePlus 6, capaci di attrarre migliaia di fan da tutto il mondo; cresce il livello dell’assistenza e, addirittura, il 2018 è l’anno in cui gli smartphone OnePlus approdano su Amazon. Quella che era una startup diventa un vero e proprio “fenomeno che non si può piĂą ignorare”, citando Mashable Choice.

Nel 2019 arrivano per la prima volta due smartphone nell’evento primaverile: OnePlus 7 e OnePlus 7 Pro, con alcune differenze tecniche, anche nella scelta della fotocamera frontale: a scomparsa nel modello Pro, nel notch per quanto riguarda il modello normale.  Nella seconda metĂ  del 2019 è stata annunciata la serie 7T, sempre con la variante Pro, che segna l’adozione definitiva dei display a 90 Hz, debuttati con OnePlus 7 Pro. Uno dei punti di forza degli smartphone OnePlus è la ricarica rapida, chiamata Warp Charge, che viene aggiornata ad ogni generazione di smartphone. Nell’autunno del 2019 è stata presentata la versione 30T, in grado di erogare 30 W (5V/6A).

Contrariamente agli inizi, la casa cinese ha ora in commercio diversi modelli di smartphone Android di varie fasce di prezzo: si parte dai flagship come OnePlus 10T 5G e OnePlus 10 Pro e si passa alla fascia media e poi medio bassa con OnePlus Nord 2T 5G, OnePlus Nord 2 5G, OnePlus Nord CE 2 5G e OnePlus Nord CE 2 Lite 5G. Il primo trimestre 2023 vedrĂ  protagonista OnePlus 11.

Accessori, wearable e altri prodotti OnePlus

Posto che nelle numerose dichiarazioni rilasciate inizialmente dai vertici aziendali hanno ripetuto di non voler produrre altro che smartphone, stroncando sul nascere i sogni di coloro che immaginavano un tablet o uno smartwatch OnePlus, in catalogo sono presenti diversi accessori pensati per accrescere l’esperienza utente. Sul sito ufficiale è presente di tutto: dalle imprescindibili classiche custodie colorate a quelle che per texture ed estetica rievocano il mai dimenticato Sandstone di OnePlus One, dai proteggi schermo a zaini e borse, dai cavetti agli accessori per auto.

OnePlus 6 ha portato al debutto un progetto inedito per l’azienda: OnePlus Bullets Wireless, cuffie auricolari senza fili in ear pensate principalmente per coloro che non vogliono mettere da parte la qualitĂ  sonora anche durante l’attivitĂ  fisica. Costo al lancio: 69 euro. A maggio del 2019 è arrivata la seconda generazione, con Bluetooth 5 e Warp Charge per la ricarica rapida. In occasione della presentazione di OnePlus 7T, nel settembre 2019, è stata annunciata la prima smart TV, disponibile in due varianti, con schermo 4K da 55 pollici.

Oltre agli smartphone Android, allo stato attuale OnePlus offre lo smartwatch OnePlus Watch, diversi modelli di cuffie true wireless come le OnePlus Buds Pro, OnePlus Buds Z2 e OnePlus Nord Buds, accessori di ogni genere (caricabatterie, cavi, adattatori, custodie di vario tipo) e persino borse e prodotti di abbigliamento.

Canali di vendita, assistenza e garanzia OnePlus

Come anticipato sopra, a partire da OnePlus 6 l’azienda ha rivoluzionato il concetto di acquisto di un suo smartphone, permettendone l’acquisto anche su uno degli store piĂą noti, utilizzati e sicuri al mondo qual è Amazon. Non che prima i OnePlus si potessero acquistare esclusivamente dal sito ufficiale (l’azienda non ha shop “fisici” in Italia), ma quelli acquistati al di fuori non erano coperti dalla garanzia ufficiale.

Richiedere assistenza è molto semplice, rapido, smart e in italiano: la via preferita da molti è l’avvio di una Live Chat con un operatore che metterĂ  a disposizione le proprie competenze per risolvere problemi di qualsiasi natura, siano essi software o hardware. OnePlus, in alternativa, ha istituito un numero (italiano) al quale chiamare per ricevere assistenza. Potete scegliere l’opzione migliore per le vostre esigenze in questa pagina. Se in seguito all’analisi preliminare dovesse emergere che lo smartphone necessita di un intervento fisico (in garanzia o meno), sappiate che da qualche anno OnePlus ha rafforzato la sua presenza nel Vecchio Continente con un centro di riparazione, dando così una bella sforbiciata alle tempistiche di riparazione che nel passato richiedevano una spedizione in Cina.