Tutti noi quando pensiamo a YouTube immaginiamo una enorme montagna di denaro proveniente dai video e dalle pubblicità ad essi connesse. Questa idea dipende ovviamente dalla amplissima diffusione del servizio e dal numero spaventoso di utenti che ogni mese affollano la piattaforma: più di un miliardo di persone.

La realtà, come la vita insegna, è però spesso ben diversa da ciò che ci si aspetterebbe. Stando a quanto riferito dal Wall Street Journal, ad esempio, YouTube non sarebbe in grado di generare profitti per Google.

Il servizio di condivisione video riuscirebbe a malapena a coprire le spese necessarie al mantenimento dell’imponente parco macchine che rende possibile la memorizzazione e la fruizione dei filmati.

I motivi di questa incredibile situazione sarebbero da ricercarsi nelle modalità di visualizzazione – gli utenti spesso arriverebbero ai video tramite link e senza passare per il sito YouTube.com – e nel fatto che il grosso della fruizione sarebbe riconducibile ad una cerchia ristretta di persone: l’85% dei video verrebbe visualizzato dal 9% degli utilizzatori di YouTube.

Per ovviare al problema Google ha lanciato il servizio Music Key e starebbe valutando la possibilità di modificare le tecniche pubblicitarie.

Via