Xiaomi, per una volta, fa una parziale marcia indietro. Dopo aver annunciato la propria intenzione di raggiungere nuovi mercati oltre a quello cinese, Xiaomi annuncia di voler ridurre il proprio piano di espansione. Il produttore cinese raggiungerà nel corso del prossimo anno cinque nuovi paesi: Brasile, Russia, Thailandia, Messico e Turchia.

Nel frattempo focalizzerà la sua attenzione sui mercati nei quali è attualmente impegnata, ovvero India e Indonesia, cercando di consolidare il terzo posto nella classifica mondiale dei produttori di smartphone. Hugo Barra, vice presidente di Xiaomi ha così commentato la notizia:

“Abbiamo capito che la soluzione più intelligente è fare un piccolo passo indietro e investire in India e Indonesia prima di espanderci ulteriormente”

Attualmente Xiaomi si avvale degli stabilimenti di Foxconn per produrre i propri dispositivi ma, con l’apertura verso nuovi mercati, il colosso cinese potrebbe aver bisogno di un partner con maggiori capacità produttive. Xiaomi ha comunque deciso di assemblare i propri prodotti in India e Brasile, per generare una maggiore richiesta in questi mercati emergenti. Secondo Bloomberg, Xiaomi e Foxconn stanno già valutando l’ipotesi di aprire nuovi stabilimenti in questi due paesi.

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