In Corea del Nord i cittadini non possono utilizzare liberamente i dispositivi mobili: il tablet che vedete in copertina è infatti dotato di diverse modifiche hardware e software per limitare pesantemente l’esperienza d’uso.

I dettagli sono stati condivisi durante un hacking festival da un gruppo di ricercatori: il device si chiama Woolim, ha sistema operativo Android ed è prodotto dalla casa cinese Hoozo; le autorità nord-coreane hanno però fisicamente fatto rimuovere i chip Wi-Fi e Bluetooth, limitando la connessione esclusivamente a quella interna del Paese e alla riproduzione delle TV locali.

E’ impossibile avviare applicazioni o file media di terze parti in quanto questi mancano della firma crittografica necessaria, generata dal tablet e preapprovata; inoltre tutte le volte che l’utilizzatore apre un’applicazione il dispositivo acquisisce uno screenshot non cancellabile.

Passando a ciò che invece si può fare, il device permette, tra le poche cose, di ascoltare la musica, impostare sveglie e allarmi e scattare fotografie; sono incluse applicazioni educative e per bambini, dizionari internazionali, calcolatrice, editor di testo e qualche semplice gioco, tra cui uno piuttosto simile a Angry Birds.

Nonostante le tante limitazioni il tablet Hoozo è comunque venduto ad un prezzo al cambio tra i 160 e i 200 euro, non proprio “popolare” per il Paese.