Il settore della messaggistica istantanea è uno dei più fiorenti per quanto riguarda il panorama mobile e, nonostante le numerosissime soluzioni alternative, le principali sono in grado di vantare numeri stratosferici.

E’ il caso di WhatsApp, per esempio, che può contare su ben 900 milioni di utenti attivi al mese, un quantitativo a dir poco impressionante al quale, però, non corrispondono ricavi altrettanto imponenti.

Stando ad uno studio condotto da Activate, WeChat riesce a generare un ricavo medio per utente pari a 7 dollari, KakaoTalk si assesta su quota 4,24 dollari mentre Line deve “accontentarsi” di 3,16 dollari. Servizi celebri nei mercati occidentali come WhatsApp e Viber, invece, riescono ad ottenere ricavi medi per utente pari rispettivamente a 0,06 e 0,01 dollari. Facebook Messenger fa anche peggio, non generando ricavi.

In base a tali risultati, WeChat riesce a ricavare circa 4,2 miliardi di dollari da 600 milioni di utenti attivi, Line 632 milioni di dollari dai suoi 200 milioni di utenti e WhatsApp soltanto 54 milioni di dollari nonostante una base di 900 milioni di utenti.

La principale differenza tra questi servizi è rappresentata dalla vendita di contenuti multimediali come adesivi, applicazioni e giochi, aspetto su cui puntano molto WeChat e Line e che invece non riescono a fare decollare WhatsApp e Facebook.

Forse per il futuro gli sviluppatori di queste due app di messaggistica istantanea dovranno inventarsi qualcosa di più efficace per fare cassa.

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