Soltanto cinque giorni fa Turing Robotic Industries (TRI), la fantomatica società alle spalle di Turing Phone, un controverso smartphone che non ha mai visto la luce, annunciava l’arrivo di Turing Cadenza, uno smartphone in arrivo nel 2017 e dotato di specifiche tecniche talmente esagerate da risultare quasi ridicolo.

Steve Chao, CEO di TRI sembra averci preso gusto e ha spedito una nuova puntata della “telenovela” agli iscritti alla newsletter, annunciando il secondo dispositivo del nuovo progetto che dovrebbe portare alla Computational Intelligence. Prima però, giustamente, Chao ha voluto spiegare il funzionamento del sistema a doppio processore (due Snapdragon 830) che dovrebbe animare Turing Cadenza.

“TRI prevede di connettere CPU multiple attraverso WiGig implementando un driver ad-hoc tramite il canale a 60GHz del controller USB 3.0 a bordo. Il complicato processo computazionale memorizza una matrice transitoria nell’SSD della prima CPU, la ricalcola e condivide la matrice transitoria con l’SSD della seconda CPU in simultanea. In questo modo otteniamo la condivisione in parallelo della potenza di calcolo delle due CPU. La tecnologia proprietaria consentirà a TRI di raggiungere una potenza di calcolo mai mista finora su un dispositivo mobile. A cosa serve esattamente questa tecnologia: All’intelligenza computazionale.”

Chao ha quini mostrato le specifiche tecniche del nuovo smartphone Turing Monolith Chaconne, previsto per il 2018, che dovrebbe far impallidire anche Turing Cadenza. Se elencando le specifiche di Cadenza, Chao sembrava aver dato libero sfogo alla fantasia, con il nuovo smartphone vengono toccate nuove vette:

Display 4K da 6, pollici, triplo chipset Snapdragon 830 (forse Qualcomm non svilupperà un nuovo chipset per il 2018, o forse la fantasia era finita NdR) con 24 core Kryo, 18GB di RAM, 768GB di memoria interna con doppio slot microSD da 256GB ciascuno. Il comparto fotografico non è certamente da meno visto che sarebbe composto da quattro sensori da 60 megapixel al posteriore e due da 20 megapixel sulla parte frontale.

Per sopperire all’incremento dei consumi la batteria a celle di combustibile avrà una capacitò di 120Wh mentre il sistema operativo rimarrà Sailfish OS. Le tecnologie non si fermano qui, visto che lo smartphone sarà realizzato con ossido di grafene, gestirà la realtà aumentata e avrà una tastiera estraibile. E per aumentare il mistero sarà dotata di A.L.A.N., una funzione troppo innovativa per poter essere spiegata oggi.

Le “visioni” di Steve Chao ricordano tanto quelle di alcuni personaggi nostrani che lo scorso anno profetizzavano una rivoluzione nel mondo degli smartphone, salvo poi svanire nel nulla a meno di un anno di distanza.

Per finire, se state cercando una nuova occupazione e non vi spaventa lavorare a stretto contatto con un visionario come Steve Cha, potete fare domanda a changetheworld@turingphone.com, visto che TRI cerca collaboratori per il settore Ricerca&Sviluppo della sede finlandese.