Tra pochi giorni – per l’esattezza dal prossimo 2 Agosto 2015 – verranno applicate le nuove variazioni tariffarie di TIM che ricadranno su una buona fetta di clienti con opzioni a pacchetto (come ad esempio TIM Special). Questa modifica si pone l’obiettivo di allineare la durata delle opzioni già attive con quelle attualmente in commercio, passando da un mese a 4 settimane, vale a dire 28 giorni.

A mettersi contro questa manovra è l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), e lo fa pubblicamente con un comunicato stampa diffuso nella serata di ieri. La modifica delle scadenze porta infatti i clienti a dover pagare a tutti gli effetti una tredicesima mensilità nel corso di un anno, che porterebbe ad un aumento medio annuo della spesa di circa il 7%.

L’Agcom punta anche sul fatto che tale operatore sia l’unico ad essere in procinto di applicare tale fatturazione alle opzioni già attive, con i concorrenti che si limitano invece ad applicarlo solo alle nuove utenze. Qui sotto trovate alcuni passaggi del comunicato di Agcom:

Agcom ha ritenuto non completa l’informazione agli utenti sull’intenzione di rimodulare le offerte già sottoscritte, informazione necessaria a garantire il diritto di recedere dal contratto, eventualmente passando ad altro operatore, senza penali o costi di disattivazione. Pertanto, con delibera n. 463/15/CONS l’Autorità ha diffidato la Società al rispetto degli articoli 70 e 71 del codice delle comunicazioni e, conseguentemente, a prorogare di sessanta giorni, decorrenti dalla completa informativa agli utenti interessati, il termine per l’esercizio del diritto di recesso senza costi.

Relativamente alle nuove sottoscrizioni, l’Autorità – pur riconoscendo la libertà commerciale degli operatori – ha ritenuto opportuno segnalare all’Autorità antitrust, per gli accertamenti di competenza, gli effetti sulla concorrenza derivanti dalla concomitanza delle politiche tariffarie delineate, e in particolare gli effetti restrittivi sugli utenti di ricaricabili che in pochi mesi hanno visto drasticamente ridursi la possibilità di reperire sul mercato offerte di rinnovo automatico della tariffazione alternative a quella ogni 28 giorni.

TIM potrà quindi effettuare questa manovra – alla faccia dei clienti – a patto che informi in modo completo i suoi clienti e conceda almeno due mesi per esercitare il diritto di recesso. L’Agcom ha comunque segnalato all’antitrust la situazione, che causa problematiche a livello della concorrenza. Noi non mancheremo di informarvi per ulteriori sviluppi della faccenda.

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