Steve Kondik è colui che ha fondato il team CyanogenMod, poi divenuto società durante gli ultimi mesi del 2013. Le aspettative per il futuro sono estremamente elevate, soprattutto dal momento in cui tra poche settimane sarà lanciato il primo smartphone CyanogenMod in collaborazione con OnePlus, un’azienda estremamente giovane che ha deciso di ascoltare le richieste degli utenti piuttosto che quelle delle varie strategie di marketing.

Steve Kondik parla dunque dell’inizio della sua esperienza lavorativa con OnePlus e pone l’attenzione su molti elementi importanti che sicuramente saranno molto apprezzati da parte di tutti. In un post sul suo profilo Google+, Steve afferma:

Ormai avrete avuto modo di vedere o sentire informazioni riguardo OnePlus, una giovane azienda che punta ad avere un grande impatto sugli utenti con il lancio del suo primo dispositivo. Fin dall’inizio CyanogenMod è stato il sistema operativo scelto per equipaggiare il dispositivo, ben prima che ne venisse studiato e valutato l’hardware e venissero prodotte le prime unità.

Ho incontrato Pete, CEO dell’azienda, mentre egli era ancora un dipendente Oppo che, così come CyanogenMod, stava lavorando per la realizzazione del dispositivo N1. Ci siamo poi sentiti via chat parlando dei maggiori player del mercato mobile e riflettendo su come la crescita della community che gira intorno a CyanogenMod sia guidata dagli utenti.

Non abbiamo campagne di marketing, non abbiamo un team che si dedica a tempo pieno alle PR (Pubbliche Relazioni) così come non abbiamo pubblicità sul Superbowl. Ma ancora riusciamo a crescere ad un ritmo costante. La crescita che vediamo dice tutto su come gli utenti si godano davvero il nostro lavoro, la personalizzazione e l’espressione di sé che offre e che lo sostiene.

Molte aziende produttrici di hardware hanno perso il senso di “dispositivo per l’utente”. I soldi sono spesi per nuove specifiche, caratteristiche e sciocche pubblicità, ma sembra che nessuno faccia un passo indietro per dire “è questa una cosa positiva ed utile per le persone che lo compreranno?”.

Pete ed io ci siamo quindi ritrovati a discutere su come dovrebbe essere un nuovo modello di dispositivo. Non proprio uno smartphone modulare (questo mercato è lontano ancora alcuni anni), ma qualcosa di meno rigoroso rispetto al solito. In modo simile a come CyanogenMod lascia la voce degli utenti risplendere nel software, così dovrebbe avvenire anche per l’hardware. Ascoltando la community durante la fase di progettazione, tanto per cominciare. Si, magari si hanno opinioni completamente differenti, ma questa informazione è preziosissima – gli utenti ti dicono praticamente cosa vorrebbero che avesse un dispositivo affinchè siano disposti ad acquistarlo, e sarebbe stupido ignorare tutto questo. Forse non si possono accontentare tutte le liste dei desideri di tutti, ma si può ascoltare e tenere alto l’interesse da parte delle persone per i tuoi prossimi dispositivi.

Il team OnePlus ha invece capito tutto questo. Stanno facendo le giuste domande sui loro forum, grazie anche a sondaggi sui componenti hardware e software. Concentrando i loro sforzi solo sul marketing online, i membri del team possono far risparmiare gli utenti. La qualità costruttiva ed il design dei dispositivi sui i quali abbiamo lavorato [al fine di giungere al definitivo One] sono quello che vi aspettate da uno smartphone premium. Uno smartphone top di gamma con il 90% delle caratteristiche che gli utenti chiedono ad un prezzo ragionevole: questo modello dovrebbero seguire gli OEM.

Sono felice di affermare che siamo coinvolti in questa rivoluzione.

OnePlus One sarà quindi lo smartphone che dovrà segnare un punto di svolta tra la “vecchia” moderna concezione (da parte delle aziende) di un dispositivo mobile e quella che, ci si augura, sarà adottata in futuro.

Nei commenti potete esprimere le vostre opinioni e magari potete dirci quale passaggio del post ritenete che per voi sia il più importante.