I dispositivi indossabili sono ancora molto lontani dal raggiungere la diffusione degli smartphone, eppure cìè già chi guarda alla loro naturale evoluzione. Il CEO di Jawbone, Hoasin Rahman, ritiene che presto inseriremo i sensori nel nostro corpo invece di limitarci ad indossarli sotto forma di bracciali, fasce toraciche o accessori simili.

Grazie ai dispositivi indossabili, secondo Rahman, si affermerà anche Internet delle Cose che permetterà a tanti dispositivi intelligenti di comunicare tra di loro. Jawbone è già a lavoro da tempo sulla ricerca di sensori da impiantare nel corpo umano anche se sono stati studiati dei congegni che posso essere ingoiati o immessi nel flusso sanguigno.

L’idea di fondo è quella che i sensori all’interno del nostro corpo possano comunicare con il mondo che ci circonda. Ad esempio un sensore nel sangue potrebbe comunicare al termostato la nostra temperatura interna, adattando di conseguenza la temperatura dell’ambiente in cui ci troviamo, oppure potrebbe rilevare il tasso di alcol ed impedire l’accensione della nostra auto.

Secondo Rahman quindi il futuro degli indossabili passa per l’integrazione di sensori nel nostro corpo che permetteranno a tutti i dispositivi intelligenti che popoleranno il nostro futuro di essere realmente intelligenti e in grado di reagire agli stimoli provenienti dal nostro corpo.

Restano da valutare i possibili rischi per la salute e altre complicazioni che potrebbero emergere. Cosa ne pensate dei sensori impiantati nel corpo umano? Temete che ci sia la possibilità di essere spiati e controllati  o immaginate già un futuro in cui il mondo si modella alle nostre esigenze? Aspettiamo i vostri numerosi commenti nell’apposito box.

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