Potrebbe sembrare un titolo provocatorio, e lo è. Potrebbe sembrare un titolo creato apposta per attirare click e creare sensazionalismi: non lo è, poiché è una semplice constatazione della realtà. Apple l’ha fatta fuori dal vaso nel processo in corso in California e ha avanzato una richiesta che molti – anche fervidi sostenitori di Apple – ritengono folle ed insensata, nonché senza basi.

Anche i ragazzi di BGR, notoriamente schierati a favore di Apple, si sono espressi duramente contro la Mela. Lo stesso Florian Mueller, noto esperto (anche se prezzolato) delle questioni legali, ha avanzato molti dubbi su questo passo. Ars Technica, The Verge e altri sono d’accordo nell’affermare che si tratta di puro nonsense. In generale, la maggior parte dell’opinione pubblica si è espressa con stupore e indignazione. Ma cos’è successo?

Apple ha chiesto 2.2 miliardi di dollari a Samsung per aver violato alcuni brevetti e chiede 40$ per dispositivo (per 37 milioni di dispositivi) come licenza per aver utilizzato e per poter continuare ad utilizzare tali brevetti. Non sono né a favore di Apple né a favore di Samsung (così come non sono a sfavore di nessuna delle due), ma questo è troppo. 40$ per dispositivo significa impedire a Samsung di realizzare profitti su qualunque prodotto, compresi i top di gamma.

Il problema più grosso, però, è il fatto che Apple chiede 12.49$ a dispositivo per un brevetto quando in una cifra ben inferiore per un altro brevetto era stata rigettata nel processo contro Motorola – ma la richiesta, allora, era di 0.60$ a dispositivo! Come se un rapporto di quasi 21:1 non bastasse, il giudice del caso Motorola vs Apple aveva rigettato la richiesta di Motorola di 0.60$ in quanto troppo elevata per un solo brevetto.

La richiesta è così elevata perché Apple ha condotto una ricerca di mercato tra gli utenti e ha stimato che alcune funzionalità sono da questi valutate tra i 32 e i 102 dollari. Si tratta, ovviamente, di stime fatte dagli utenti rispetto a quale sia il valore per loro di certe funzionalità, di certo non il valore effettivo di tali funzionalità o dei brevetti ad esse associati. Inoltre, è stato permesso ad Apple di includere quelli che vengono ritenuti i “profitti mancati”, secondo una logica altamente discutibile.

Per dare un’idea ed una prospettiva migliore ai fatti, le licenze che Microsoft concede ai produttori Android hanno un costo tra i 7.5 e i 15$ per dispositivo, ma comprendono un portfolio di brevetti estremamente ampio.

Il giudice Koh, che presiede il processo, non sembra però dell’idea che Apple stia semplicemente esagerando e che dovrebbe rivedere i propri numeri. Altri giudici, come il giudice Rader nel caso Motorola vs Apple, avrebbero già rigettato le richieste di Apple in quanto senza alcun senso.

Rimane ancora del tempo per vedere se la giuria agirà con giudizio, contrariamente al primo caso, oppure se sarà ancora una volta a favore di Apple e delle sue assurde richieste.

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